Novara (4-3-3) Montipò; Golubovic, Troest, Chiosa, Calderoni; Moscati, Ronaldo (14′ st Da Cruz), Sciaudone; Di Mariano (1′ st Macheda), Maniero, Chaija (35′ st Sansone). A disp.: Farelli, Benedettini, Del Fabro, Dickmann, Orlandi, Casarini, Mantovani, Schiavi. All. Corini.
Avellino (4-4-2) Radu; Ngawa, Kresic, Migliorini, Rizzato; Laverone (32′ st Lasik), Paghera (11′ st D’Angelo), Di Tacchio, Molina; Asencio, Ardemagni (35’st Castaldo). A disp.: Lezzerini, Pecorini, Marchizza, Suagher, Bidaoui, Falasco, Moretti, Morosini, Camarà. All. Novellino.
Arbitro: Saia di Palermo. Assistenti: Colarossi di Roma 2 e Sechi di Sassari. Quarto uomo: Sozza di Seregno.
Note: Ammoniti: Moscati, Paghera, Di Tacchio, Sciaudone, Di Mariano, Da Cruz, Laverone, Molina, Lasik, Espulsi: 12′ st Novellino, 22′ st Da Cruz. Recupero: 1′ pt, 6′ st. Angoli: 6-2.
Reti: 13′ e 29′ pt Ardemagni (A), 44′ st Maniero (N).
di Lucio Ianniciello
L’Avellino vince a Novara con merito. Partita condotta con autorevolezza e ordine. Decisivo è stato l’approccio, questa volta molto positivo per i lupi. Ardemagni si conferma bomber implacabile, doppietta oggi e quinto gol messo a segno in 6 partite. La rotazione consistente di Novellino non porta squilibri, anzi dà nuova linfa. Ottimo segnale. L’Avellino sale a 10 punti in classifica.
Corini non apporta modifiche dalla cintola in giù rispetto alla gara persa a La Spezia, mentre in attacco fa accomodare in panchina Da Cruz e Macheda, giocano Maniero e Chaija. Cambiamenti per i lupi in tutti i reparti, confermato Radu in porta, catena di destra con Laverone che si alza e Ngawa ancora titolare, coppia centrale difensiva molto fisica, torna Rizzato dopo gli acciacchi. A centrocampo sorpresa Paghera, D’Angelo va in panca così come Bidaoui, a sinistra si sposta Molina. In attacco Asencio si guadagna il posto dal 1′, con Ardemagni è Avellino a due punte, Morosini tra le riserve. Nelle prime battute biancoverdi più determinati ma al 9′ da un cross di Moscati cicca Sciaudone. I lupi sono ben mentalizzati, l’approccio non è quello di Cesena, così al 13′ si portano in vantaggio, Molina pesca Ardemagni, buco dell’ex Chiosa e l’attaccante con un tocco morbido batte Montipò. Il Novara cerca di reagire e già si allunga, al 24′ è bravissimo Radu a deviare con un bel tuffo una punizione velenosa di Ronaldo. Esuberante il portiere scuola Inter, fa un’uscita coraggiosa ma pericolosa fuori dall’area, porta sguarnita e Di Mariano ci prova con una palombella non lontanissima dalla porta irpina. L’Avellino però è micidiale, torre di Asencio per Ardemagni, il bomber non perdona. Due tiri e due gol per “ciuffo biondo”. Comunque dubbi di fuorigioco sullo 0-2, effettivamente ci poteva stare. Corini preoccupato. Si va negli spogliatoi senza una reazione rilevante e significativa degli azzurri.
Subito dentro Macheda per Di Mariano, una palla vagante in area irpina fa trattenere il fiato ai 300 supporters giunti fino in Piemonte. Una sorta di tridente offensivo per i padroni di casa, Macheda a destra e Chaija a sinistra. Timido il segnale di Maniero, colpo di testa fiacco tra le mani di Radu. L’Avellino tiene il campo in modo ordinato, forte del doppio vantaggio. Esce Paghera, che dà la fascia di capitano ad Ardemagni, dentro D’Angelo. Intanto mister Novellino si fa espellere, qualche parola di troppo. Con l’entrata di Da Cruz, Corini tenta il tutto per tutto, 4-2-4. Al 20′ della ripresa i novaresi protestano per un presunto mani di Migliorini, bravo l’arbitro a non rilevare nessuna irregolarità. Si fa buio pesto in casa piemontese, Da Cruz spinge Ngawa, prima viene ammonito, poi protesta e giunge il rosso. Lupi in superiorità numerica. Solo in mischia e su palla inattiva c’è un’ occasione per la squadra di Corini, Chaija viene murato in piena area. Sul ribaltamento di fronte ammonito per simulazione Molina. Al 34′ i lupi sfiorano lo 0-3, Asencio viene ipnotizzato da Montipò dopo l’imbeccata di Molina, Ardemagni a porta vuota coglie la traversa. Ultimi cambi, Castaldo per Ardemagni e Sansone per Chaija. La fascia di capitano ritorna al legittimo proprietario, Angelo D’Angelo. Castaldo prova subito un diagonale al volo, fuori non di molto. Sembra tutto in ghiaccio e invece una zuccata di Maniero, con difesa irpina non proprio esente da colpe, riapre il match. Ben 6 i minuti di recupero. L’Avellino non ha problemi a tenere gli avversari lontani dalla propria area ma non gestisce benissimo il possesso. Tutto è bene quel che finisce bene, colpaccio dei lupi al Piola.