Il presidente della Commissione speciale Aree Interne nel corso della conferenza stampa in vista della partecipazione alla Fiera di Rimini: “Abbiamo un patrimonio prezioso di borghi e aree verdi da riscoprire”
“Vogliamo mostrare al mondo intero che la Campania non è soltanto splendide località costiere, le sue isole incantevoli e un meraviglioso mare. La nostra è una regione che ha un patrimonio prezioso e inesplorato rappresentato dai tantissimi borghi e aree verdi che caratterizzano le aree interne. C’è un modello alternativo che abbiamo il dovere di far conoscere e rilanciare, che amplierebbe l’offerta di turismo, portando ricchezza e nuovo sviluppo. Ed è con questo obiettivo che, come Commissione speciale Aree Interne, in sinergia con l’assessorato regionale al Turismo della Campania, abbiamo voluto fortemente prendere parte allo stand Regione Campania in occasione della 58esima Fiera di Rimini, che si terrà dal 13 al 15 ottobre prossimi. Sarà l’occasione per presentare la nostra attività di indirizzo e di proposte legislative volte allo sviluppo di un turismo slow ed ecosostenibile. In una delle giornate della Fiera, il 13 ottobre alle ore 14.15 nello spazio Arena Italia, abbiamo organizzato una Tavola Rotonda dal titolo “Borghi, Enogastronomia ed Esperienze. La Campania per un nuovo modello di Turismo delle Aree Interne”. Così il presidente della Commissione regionale speciale Aree Interne Michele Cammarano, nell’aprire i lavori della conferenza stampa organizzata nell’aula multimediale del Consiglio regionale della Campania, con l’obiettivo di illustrare le finalità della partecipazione della Commissione alla Fiera di Rimini. Alla conferenza hanno preso parte l’assessore al Turismo Felice Casucci, la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino, la Destination Manager Borghi Mafalda Inglese, Roberto Micera, primo Ricercatore Cnr-IS Med-Esperto di Tourism Management, e Salvatore Vigliar, docente di Diritto dei contratti turistici Unisa.
“Le aree interne – ha spiegato Cammarano – sono uno straordinario contenitore di patrimonio territoriale, di risorse enogastronomiche e di tipicità, in grado di alimentare un diffuso turismo esperienziale, ed è la prima volta che sono rappresentate in una Fiera del Turismo. Vogliamo puntare a un turismo diffuso, lento, destagionalizzato, rispettoso delle peculiarità locali e delle relazioni tra comunità e paesaggio. Puntiamo a un turismo sostenibile di qualità e la Campania, per le sue risorse e il suo patrimonio di borghi, può rappresentare un modello per l’intero Paese”.