
Le elezioni regionali del 2025 in Campania si preannunciano come un terreno di scontro politico intenso, con il Centro Sinistra che si prepara a presentare i propri candidati. Al momento, i riflettori sono puntati su due nomi che sembrano essere al centro della trattativa: Roberto Fico, ex presidente della Camera dei deputati, e Sergio Costa, ex Ministro dell’Ambiente. La possibile candidatura di Fico, sostenuto principalmente dal Movimento 5 Stelle, è il risultato di un accordo che sembra consolidarsi tra il Partito Democratico e i pentastellati, che vedono nella Campania una regione cruciale per le prossime elezioni.
Il nome di Roberto Fico sarebbe quindi un segnale chiaro della volontà del Movimento 5 Stelle di avere una figura di rilievo, in grado di rappresentare il territorio in modo autorevole e con una forte identità politica. Tuttavia, nonostante Fico appaia essere la prima scelta di Giuseppe Conte, leader del Movimento, resta sul tavolo anche la possibilità di una candidatura di Sergio Costa, un altro volto noto che potrebbe trovare consensi tra gli elettori più orientati su tematiche ambientali e di sostenibilità.
Nel frattempo, l’attuale presidente della Regione, Vincenzo De Luca, sembra aver iniziato a tracciare la propria strada per una possibile riconferma. De Luca, che ha governato la Campania per dieci anni, sta puntando su una continuità che possa garantire stabilità politica e amministrativa. I suoi primi nomi sono chiari segnali di questa intenzione. In pole position c’è il Vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, che potrebbe rappresentare una scelta sicura e consolidata per mantenere l’equilibrio con l’amministrazione uscente. Se, tuttavia, la necessità di un volto femminile dovesse farsi più urgente, De Luca potrebbe puntare su Lucia Fortini, l’attuale assessore regionale alla Scuola, che gode di una buona reputazione tra i cittadini per il suo operato.
Il quadro politico, dunque, è in pieno fermento. Le trattative sono appena cominciate e, sebbene ci siano alcune certezze su entrambi i fronti, non mancano le sorprese. Il Pd dovrà negoziare con attenzione, cercando di bilanciare le diverse richieste dei suoi alleati e le necessità di un territorio che inizia a chiedere risposte concrete su temi come sanità, lavoro e sviluppo economico.
La competizione è ancora lunga e, come di consueto, ogni giorno potrebbero emergere nuovi scenari e colpi di scena. Non resta che aspettare i prossimi sviluppi, mentre i campi di battaglia si preparano a schierarsi in vista delle regionali del 2025.