Scintille nella seduta di ieri del consiglio comunale di Camposano.
Inizia subito con un battibecco tra il sindaco Barbato e la dott.ssa Rescigno, capogruppo di minoranza, che chiede la parola a suo dire per fare gli auguri ai neo eletti assessori ma gli viene negata dal sindaco che sceglie di eleggere prima il presidente del consiglio per dar spazio in un secondo momento alle considerazioni politiche.
“Siamo in dittatura!” Le parole della dott.ssa Rescigno e prima ammonizione da parte di Barbato che presiede la seduta nella quale verrà poi eletta all’unanimità Saveria Parente come presidente del consiglio ed Ornella Trocchia vicepresidente.
Proprio qualche istante prima della votazione, il sindaco, spiegando di non voler concedere alla minoranza la carica di vicepresidente, parlando dei toni usati contro di lui in campagna elettorale cita la sua distinzione tra Campo-marcio e Campo-sano scatenando la reazione della Rescigno che pretende immediatamente delle scuse. Arriva la seconda e poi la terza ammonizione sulla scia dello scontro verbale tra i due e il sindaco chiede l’intervento della polizia locale per espellere la consigliera che si rifiuta di lasciare l’aula.
Dopo una breve pausa la votazione riprende e Barbato impedisce alla consigliera Rescigno di votare ritenendola espulsa anche se si è rifiutata di lasciare la seduta.
“Questa è la democrazia che intendi per Camposano!” Le dure parole della consigliera.
Il primo consiglio comunale termina in un clima di tensione e agitazione. A questo punto si profila una difficilissima convivenza tra maggioranza e opposizione in questa consiliatura appena iniziata.
Felice Sorrentino