La vicepresidente del Consiglio regionale chiede audizione congiunta urgente con le Commissioni Sanità e Politiche sociali: “Perché non è stato dato seguito a mozione approvata otto mesi fa da tutte le forze politiche?”
“Otto mesi fa, con una mozione condivisa da tutte le forze politiche, credevamo di aver messo la parola fine alle criticità rilevate nella delibera regionale che riorganizzava i percorsi assistenziali dei soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico. Nonostante le indicazioni fornite alle Asl dalla Regione, quegli impegni risultano ancora del tutto disattesi. Anzi, secondo quanto denunciano le associazioni e le famiglie dei bambini autistici, sarebbero state addirittura ridotte sensibilmente le ore di terapia erogata. Ridurre le ore di assistenza a un bambino autistico non vuol dire soltanto non aiutarlo a migliorare, ma anche rischiare di perdere tutti progressi e i risultati conseguiti”. Lo dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, che ha chiesto la convocazione urgente delle Commissioni Sanità e Politiche sociali. “Prendersi cura delle persone più fragili deve essere sempre la nostra priorità. Ed io sono da sempre al fianco delle famiglie dei bambini autistici, su cui oggi grava tutto il peso dell’assistenza ai loro figli. Per questa ragione condividemmo la necessità di adottare un percorso terapeutico che avesse come obiettivo la presa in carico globale e integrata dei pazienti. Servono ulteriori risorse per integrare l’assistenza sanitaria con misure sociosanitarie, ossia quei percorsi finalizzati all’inclusione sociale e al recupero dell’autonomia che consentano a ciascun paziente di migliorare la qualità della propria vita. Per la stessa ragione ottenemmo, nelle attività di presa in carico, che accanto ai neuropsichiatri venissero impegnati anche pedagogisti ed educatori socio-pedagogici, così da affrontare a 360 gradi un tema che richiede il coinvolgimento di diverse professionalità. Infine, ponemmo la questione dell’accompagnamento dei pazienti nel passaggio all’età adulta. Va assolutamente evitato che, con la maggiore età, che un soggetto autistico diventi un paziente psichiatrico, interrompendo bruscamente la continuità del percorso terapeutico, col rischio di vanificare i risultati ottenuti”. Con la richiesta a sua firma, la vicepresidente del Consiglio regionale chiede la convocazione in audizione degli assessori competenti, dei dirigenti delle direzioni regionali competenti e delle Asl “per conoscere quali siano i motivi che impediscono di dar seguito agli impegni assunti da ben otto mesi, messi nero su bianco in una mozione che ha ottenuto il consenso unanime di tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale”.