“Finalmente siamo riusciti a mettere la parola fine alla assurda vicenda tra Regione Campania e cliniche private, che avrebbero dovuto essere rimborsate con una pioggia di milioni di denaro pubblico per la sola disponibilità di posti letto covid anche se non li avesse occupati nessuno, come è poi accaduto. Una vicenda che abbiamo denunciato con un esposto alla Procura della Corte dei Conti, con il quale fin dal primo momento abbiamo contestato ogni punto del protocollo d’intesa siglato il 28 marzo 2020 tra Regione e Associazione italiana ospedalità privata. Un accordo paradossale che prevedeva rimborsi non per le prestazioni effettivamente rese per il ricovero di pazienti contagiati, ma sulla base della sola disponibilità manifestata. Se non fossimo intervenuti, sarebbero andati bruciati decine di milioni di euro che, invece di finanziare posti letti vuoti, avrebbero potuto essere investiti fin da subito per il potenziamento della sanità pubblica in una fase in cui i nostri ospedali erano allo stremo”. Così la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino.
“Grazie alle nostre denunce e all’attività dei magistrati contabili e della Guardia di Finanza – ricorda Ciarambino – è stato subito bloccato un flusso di denaro per oltre 41 milioni di euro. E oggi, come si apprende dal quotidiano La Repubblica, sono scattate richieste di risarcimento per ulteriori 3,5 milioni di euro per somme elargite e non ancora recuperate. A risponderne saranno imprenditori, manager e dirigenti regionali. Addirittura scopriamo che due cliniche avevano ricevuto un milione di euro a testa per “zero” posti letto occupati. Un mare di denaro – conclude la vicepresidente del Consiglio regionale – da elargire a imprenditori privati, in spregio a chi lottava e a chi ancora lotta contro questo terribile virus. Una pagina oscura nella storia della nostra sanità regionale che sta per chiudersi definitivamente”.