“Le criticità del comparto industriale ed in particolare della filiera dell’automotive in provincia di Avellino sono purtroppo sempre più evidenti, in un contesto generale di grande problematicità”. Così Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal e commissario della categoria Metalmeccanici.
“Le difficoltà che si registrano – continua il rappresentante del sindacato autonomo – sono ormai strutturali ed è necessario prenderne atto a tutti i livelli, per agire con lucidità e determinazione, allo scopo di salvaguardare l’occupazione e l’economia del territorio. In molti casi, infatti, siamo di fronte ad una situazione di crisi continua, come testimoniano e confermano le vertenze della Fca-Stellantis, della Denso e della Dema. Dalle istituzioni ci si aspetta quindi maggiore attenzione, soprattutto in una realtà come la nostra, dove la desertificazione sta pericolosamente e costantemente avanzando, prosciugando risorse e opportunità di lavoro. L’assenza di una strategia di sviluppo ha pesato nel passato e ancor più oggi. Adesso, inoltre, bisogna fare i conti con un’incertezza economica generalizzata e con il crollo del principale gruppo automobilistico italiano, conseguenza dell’inadeguatezza dei vertici amministrativi aziendali e dell’irresponsabilità della proprietà, che proprio in queste ore difficili per i lavoratori, lancia l’ennesimo schiaffo, annunciando investimenti Oltreoceano, mentre qui si brancola ancora nel buio”.
Un tema delicato sul quale è intervenuto anche il segretario regionale della Cisal Metalmeccanici Campania, Antonio Fiore: “Il Sindacato oggi più che mai si ritrova a ricoprire un ruolo che dovrebbe essere esercitato dalla politica, che invece sempre appare distante dalle esigenze e necessità dei lavoratori. Da parte nostra, come organizzazione, stiamo concentrando gli sforzi, in tutta la regione, ma soprattutto su Avellino e Napoli, su un’azione mirata alla tutela del lavoro, impegnandoci in diverse vertenze, il cui unico fine è rimettere al centro la dignità dei lavoratori, in un quadro ogni giorno più complesso, che riguarda l’intero Paese, e che viene condizionato da dinamiche di vario tipo, sul piano internazionale e in base all’andamento del mercato”.
“La nostra attività – ha concluso Fiore – sta incontrando significativi riscontri tra i lavoratori, come testimoniano la crescita delle rappresentanze nelle fabbriche, da ultima la BTicino, dove Cisal Metalmeccanici entra nella Rsu, sorpassando altre sigle, storicamente presenti nello stabilimento, che invece questa volta sono rimaste fuori”.