Utilizzo massiccio di risorse pubbliche da parte delle scuole per attività di disinfezione delle superfici, ma limitata considerazione delle evidenze scientifiche che impongono investimenti per migliorare la qualità dell’aria. Interventi che permetterebbero di affrontare il prossimo anno scolastico senza ricorrere all’utilizzo delle mascherine.
È questo uno dei risultati emersi dalla survey della Fondazione GIMBE in collaborazione con l’Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e alte professionalità della scuola (ANP) che ha coinvolto 312 istituzioni scolastiche. L’indagine rivela inoltre difficoltà nelle attività di tracciamento: in un caso su tre ritardi delle ASL nell’attivazione delle procedure di loro competenza. Il 76,2% dei rispondenti dichiara di avere ricevuto mascherine chirurgiche in quantità superiori al necessario.
La Fondazione Gimbe a ottobre del 2021 ha pubblicato il report “Sicurezza Covid-19 nelle scuole: dalle evidenze scientifiche al real world”, sintetizzando le evidenze scientifiche pubblicate sino ad agosto 2021 che da un lato dimostrano che nelle scuole non esiste il rischio zero di contagio, dall’altro suggeriscono che è possibile minimizzarlo utilizzando un approccio multifattoriale integrando interventi di prevenzione individuale e ambientale: dai vaccini allo screening periodico, dalle mascherine al distanziamento, dalla gestione delle quarantene alla misurazione della temperatura, dalla disinfezione di mani e superfici all’aerazione e ventilazione dei locali.