Una campagna elettorale dannosa. Così il candidato a sindaco, l’uscente Di Sabato, commenta, in una nota stampa, il percorso elettorale che è arrivato all’ultimo giorno. “Com’era ampiamente prevedibile, ha soltanto contribuito a scavare ulteriori solchi in un tessuto sociale già profondamente disgregato. La giudico anche diseducativa, perché il confronto sui problemi del paese e sulle possibili soluzioni è stato praticamente impossibile”.
Sui motivi di questa situazione, Vincenzo Di Sabato non ha dubbi: “La controparte ha avuto un approccio molto aggressivo non avendo altro da proporre se non la vecchia politica ‘clientelare’. Si è sistematicamente sottratta a un confronto sereno e pacato, preferendo buttarla in ‘caciara’ o, meglio, in una specie di guerra civile all’ultimo sangue portando, per ben due volte, almeno fin’ora, agli onori della tribuna, un personaggio estraneo a questa comunità e, tra l’altro, nemmeno candidato, il quale ha avvelenato il clima con le sue dichiarazioni denigratorie e calunniose nei confronti del sottoscritto”. Il riferimento, nemmeno tanto velato, è all’ex vicesindaco Enrico Indelli, che nel novembre del 2020 uscì dall’attuale maggioranza.
Sullo stesso solco, il candidato della lista ‘Impegno e Responsabilità per Morra’, ha voluto dire la sua anche sulla questione di alcune lettere diffamatorie spuntate in paese: “A questo clima, negli ultimi giorni, si sono aggiunte missive anonime ed infamanti, insinuazioni nei confronti della candidata a sindaco dell’altra lista e di altri concittadini del tutto estranei alla vicenda elettorale. Atti che infangano il buon nome del nostro paese e che minano le basi della convivenza civile. Atti che condanniamo in modo fermo al punto che ci siamo dichiarati pronti a costituirci come parte civile in un eventuale giudizio, perché non è certo la mia lista a trarre vantaggio da queste cose”.
Una nota positiva, Di Sabato, però riesce a intravederla: “la campagna elettorale ha consentito di avvicinare i cittadini più attenti alle vicende amministrative e alle vere problematiche del paese, che la mia amministrazione ha cercato di affrontare, e poter spiegare le ricette che la lista da me guidata intende adottare per il futuro”.
Nel pensiero del candidato, c’è spazio anche per un sogno svanito, quella di un’unica lista: “Avevo chiesto la costituzione di una lista unitaria di alto profilo,che avesse unito le persone più disponibili e competenti, tali da essere in grado di affrontare e risolvere problematiche complesse quali sono quelle che deve affrontare Morra. Non è stato possibile. La lista che capeggio risponde al profilo che chiedevo, essendo costituita da persone provenienti dalla società civile, di grande competenza e professionalità, in grado di risolvere problemi complessi. Quindi sono soddisfatto della mia compagine, che è la migliore offerta che posso fare al nostro Comune. Ero pronto a mettermi da parte e a offrire il mio contributo dall’esterno, se mi fosse stato richiesto, pur di arrivare alla costituzione di una lista unitaria che avesse evitato al paese questa ulteriore lacerazione”.
Guardando al futuro, ha già le idee chiare l’uscente Di Sabato, il quale in caso di vittoria, ha già un piano pronto: “C’è moltissimo lavoro da fare. Mi aspetto che, con il contributo di tutti, anche di chi in questo momento ha preferito restare fuori dalla competizione elettorale ma anche della stessa minoranza, minoranza che continuerò a sollecitare costantemente affinché assicuri il suo contributo alla rinascita del paese, la prossima amministrazione sappia cogliere tutte le opportunità, a cominciare da quelle offerte dal PNRR, per risalire qualche gradino rispetto dall’attuale condizione e sappia avviare Morra in un virtuoso processo di crescita e di sviluppo. Si tratta di provvedimenti imprescindibili e, direi, obbligati”.
Sulle tappe e gli impegni più urgenti non sembrano esserci dubbi: “Le prime tre cose che occorre fare con la massima celerità sono: 1) accensione di un mutuo per la realizzazione di nuovi loculi nel cimitero in attesa del suo ampliamento; 2) la soluzione della complessa problematica dei rifiuti per passare al porta a porta e togliere i cassonetti dalle strade; 3) risolvere l’altrettanta complessa problematica dei piani urbanistici per arrivare al più presto all’adozione del PUC”.
Concludendo il suo pensiero, il sindaco uscente candidato con la lista numero 1, ha espresso anche un appello al voto ai propri cittadini: “Che i cittadini riflettano con calma, senza farsi abbagliare da promesse e lusinghe personali, e valutino con freddezza chi tra le due proposte amministrative sia la più valida e credibile, chi ritengano che abbia maggiore consapevolezza dei problemi e chi ritengano abbia il programma più concreto. Sono certo che i morresi sapranno valutare chi possiede le capacità e le competenze migliori per risolvere i problemi e per rappresentare al meglio gli interessi di Morra e dei suoi cittadini nei consessi sovra-comunali.
Morra è ad un bivio: la scelta è tra continuare ancora ad avere una speranza di sopravvivenza o la certezza di decretarne la fine. Noi offriamo il nostro impegno, la nostra esperienza, mettiamo a disposizione il nostro tempo e la nostra vita affinché si possa coltivare ancora una speranza di rinascita e per costruire quell’unità di intenti e quello spirito di comunità necessario perché il progetto abbia successo”.