Care amiche, cari amici,
gentili concittadini,
mi fa specie scrivervi queste parole, ma sappiate tutti che non sono parole di resa. Sono un appello accorato ad ognuno di voi: me lo impone il mio ruolo istituzionale. E’ vero. Ma me lo impone il senso di comunità che intendo rappresentare dal momento in cui ho deciso di candidarmi a Sindaco di Monteforte Irpino.
La situazione che stiamo affrontando è molto seria: io sono in casa da diversi giorni, ho accusato una sintomatologia varia ma tengo duro. Sono un uomo tenace, abituato ad affrontare le sfide della vita.
In questi anni mi sono abituato anche ad affrontare gli eventi complicati della vita da Sindaco: ultima, in ordine di tempo, è stata la terrificante alluvione che ha colpito il nostro paese.
Con ancora più enfasi, con ancora più amarezza, sono costretto a fare la conta dei positivi delle ultime settimane a Monteforte Irpino: quest’oggi ne segnaliamo altri 4, ma entro la serata attendo la nuova Comunicazione dell’Azienda Sanitaria Locale che mi trasmetterà il numero complessivo dei contagiati della giornata.
A questo punto, capirete, la situazione è molto seria. Molto problematica. Sono 36 i soggetti attualmente positivi, e tra questi rientrano, oltre al sottoscritto, i miei figli e mio genero.
Sono preoccupato per il crescente numero dei contagi perché il bollettino quotidiano lascia intendere che la situazione non migliorerà a stretto giro. A meno che non si faccia tutto, e sottolineo tutto, il possibile per contenere al massimo la diffusione.
Le raccomandazioni le conoscete tutti: mascherina, distanziamento, sanificazione continua. Ma da adesso non basta più. Da adesso dobbiamo ridurre le uscite di casa, così come avveniva durante il lockdown. Limitiamoci a uscire solo quando è necessario. Ricordiamoci che, per il bene di tutti, è preferibile lasciare la propria abitazione solo per motivazioni lavorative o per l’approvvigionamento di beni di prima necessità.
Più volte, quest’anno, ci è stato chiesto di sacrificarci per il bene comune: ce lo ha chiesto il Governo, attraverso i vari DPCM; ce lo ha chiesto il governatore della Regione Campania; oggi lo chiedo io a tutti voi.
Sto provando in prima persona il dolore e la sofferenza inferte da questo virus vigliacco e infimo, e posso assicurarvi che per il modus insidioso e viscido con cui si insinua nei nostri organismi, si tratti di uno dei nemici più difficili da affrontare. Non lo vedi, non lo senti, eppure ti colpisce. Alle spalle, con codardia e viltà. Per questa ragione, dobbiamo metterlo alla porta ricordandoci di varcare la soglia di casa nostra solo quando ne abbiamo un bisogno reale.
Sacrifichiamoci tutti. Sacrifichiamoci insieme. Per poter tornare a essere uomini liberi. Come quando eravamo felici, ma non lo sapevamo.
Il vostro Sindaco
Costantino Giordano