Il sorteggio non è stato certo tenero ma, al tempo stesso, ha riservato al Napoli una di quelle serate per cui vale la pena giocare a questo splendido gioco. L’urna di Nyon, infatti, ha deciso che fosse nientemeno che il Barcellona a dover incrociare il cammino della squadra di Spalletti nel primo turno ad eliminazione diretta in Europa League. Una sfida non certo semplice che, però, carica di fascino questo ritorno alle competizioni continentali nel 2022.
Stando ai nuovi regolamenti del secondo torneo Uefa più importante, i partenopei si ritrovano a compiere questo sforzo supplementare a causa della mancata vittoria in un Gruppo C che era senza dubbio uno dei più complicati della fase a gironi. Insigne e compagni sono riusciti a mettersi dietro Legia Varsavia e Leicester City (inglesi superati 3-2 nella partita decisiva), ma hanno dovuto cedere le armi al cospetto di uno Spartak che è riuscito a superare gli azzurri sia al Maradona che nel gelo di Mosca. Sono stati i russi, quindi, ad avere il pass per volare direttamente agli ottavi di finale, superando lo scoglio di un play-off che vede la scomoda entrata in scena delle squadre eliminate dalla Champions League.
Tra queste c’era anche un Barcellona che ha ottenuto un risultato storico, seppur in negativo. Era infatti dalla stagione 2000-2001 che i blaugrana non venivano eliminati alla fase a gironi della competizione regina in Europa: un disastro per il club catalano, materializzatosi a causa del ko col Benfica e delle due sconfitte contro il Bayern Monaco (doppio 3-0 in favore dei bavaresi). Un esito senza dubbio sorprendente, che è chiaramente figlio della pesantissima crisi economica che ha travolto la società presieduta nuovamente da Joan Laporta. L’addio a Messi è stata la punta dell’iceberg di una crisi che veniva da lontano, frutto di acquisti dissennati e di un monte stipendi che era ormai sfuggito di mano.
La sforbiciata agli ingaggi è stata netta, con alcuni big come Busquets e Piqué che si sono drasticamente ridotti lo stipendio per venire incontro alle necessità del club: un gesto importante che, fra l’altro, ha permesso un mercato di gennaio molto attivo. Gli arrivi di Ferran Torres, Adama Traoré e Aubameyang hanno dato ulteriore linfa alla squadra allenata da Xavi che adesso, grazie a una portentosa rimonta, occupa la quarta posizione in Liga, mirando così a confermare i ricchi introiti provenienti dalla qualificazione alla prossima Champions. Nel frattempo però ci sarà da onorare una Europa League che per il Barça inizia con un match tutt’altro che facile, contro un Napoli in piena ascesa.
La squadra di Spalletti ha ripreso a correre in campionato, grazie al ritorno dei tanti giocatori assenti durante i mesi di dicembre e gennaio a causa dei tanti infortuni e della Coppa d’Africa. Le recenti quattro vittorie consecutive hanno fatto rientrare gli azzurri nel giro scudetto, con l’Inter seconda distante un punto (nerazzurri con una gara in meno) e il Milan capolista lontano due lunghezze. Il pareggio per 1-1 con i campioni d’Italia ha messo in mostra una squadra volitiva, capace di dominare Dzeko e compagni nel corso della prima frazione, salvo poi subire il ritorno degli ospiti durante la ripresa. Il punto ha comunque soddisfatto l’allenatore toscano che, al termine della gara, ha anche lanciato il suo grido di battaglia in vista del prestigioso appuntamento europeo.
“Andiamo a Barcellona a petto in fuori” ha sentenziato Spalletti: “è una gara in cui dobbiamo provare a tenere vivo il nostro talento per tutti e 90 i minuti”. La gara del Camp Nou offrirà uno spettacolo pazzesco, con tante stelle in campo pronte a segnare. Per questa partita si prevedono molti gol, con gli specialisti di Wincomparator.com che nei loro pronostici calcio vedono addirittura la possibilità che entrambe le squadre vadano a segno. La parola, come sempre, spetterà poi al campo: calcio d’inizio previsto giovedì 17 ottobre, ore 18:45.