Le preoccupazioni sul futuro di IIA, sono state al centro della riunione del direttivo della Fismic/Confsal tenutasi questa mattina a Flumeri. Iscritti e attivisti guidati dall’ RSU Giovanni Garofano hanno chiesto alla Segreteria Provinciale di lanciare l’allarme sulla crisi produttiva e sulle conseguenze economiche ed occupazionali che nepotranno derivare.
Questa fabbrica dichiara il segretario Zaolino è un ammalato che non riesce a guarire.
Da gennaio di quest’anno sono stati prodotti e consegnati solo 65 autobus (13 prodotti a Bologna e 52 a Flumeri).
Numeri impietosi che fanno capire la gravità della situazione.
Sapendo che per raggiungere il punto di pareggio bisogna produrne almeno 700.
Le cause sono sostanzialmente due, ritardi nei pagamenti ai fornitori ed una disorganizzazione produttiva che ha aumentato i costi di produzione con perdite di migliaia di euro per ogni autobus prodotto.
Ad aumentare le preoccupazioni dei lavoratori di Flumeri oggi c’è l’incognita del nuovo governo che resta l’azionista di maggioranza della società.
Invitalia e Leonardo continua Zaolino con l’arrivo del ministro Urso come si comporteranno con questa società che negli ultimi tre anni ha parlato molto e prodotto molto poco?
La Meloni che vorrà rilanciare il Made in Italyavrà le stesse attenzioni del precedente Governo? O penserà a misure drastiche viste le perdite milionarie accumulate.
Noi conclude Zaolino abbiamo il coraggio di dire queste verità perchè siamo convinti che si possa ancora intervenire sulle cause e rimuovere gli ostacoli che impediscono il definitivo rilancio dell’unica società Italiana di produzione degli autobus.
Ci sono 1000 autobus da consegnare e ci sono 600 dipendenti tra Flumeri e Bologna che vogliono lavorare e allora la domanda che ci facciamo e che si fanno in tanti è perché non siriesce a produrre e per quanto tempo le cose potranno andare avanti senza conseguenze?