Da sempre cerchiamo di essere imparziali nella notizia evitando quanto più possibile di armare la stessa di apologia, ma quando dobbiamo lodare opere buone per la nostra cittadina non possiamo lesinare di farlo . In tal caso bisogna spendere una parola di elogio per l’ Amministrazione Comunale targata Olivieri che dopo aver donato un nuovo splendore al Monumento dei Caduti in Piazza Kennedy, stavolta ha voltato lo sguardo ad un altro storico emblema di Forino e frazioni : vale a dire l’ antica Croce in ferro posta sull’ antico mastio della collina di San Nicola riattivando l’ illuminazione dopo anni di buio e oblio. Questo pregnante simbolo che da decenni si staglia con la sua grandezza sulla valle di Forino e sulla piana di Montoro , ha sempre donato sicurezza soprattutto sul calar del buio notturno allorquando con la sua luce, ha illuminato e “tornerà ad illuminare ” il tragitto terreno , le sorti di tante persone le quali come una compagnia perenne, nel passato prediligevano ammirarla e da oggi lo faranno nuovamente sia dalle dimore abitative , quanto per qualsiasi evenienza, si transita e transiteranno sulla strada dei due Principati nel tratto che da Celzi porta a Montoro. In effetti quella attuale venne fatta erigere nel 1950 in occasione dell’ anno Santo, tramite l’impegno economico del committente Angelo Rescigno, un emigrato negli U.S.A., dall’artigiano Alfonso Campaniello, utilizzando una tecnica che la rendeva molto più resistente alla foga dei venti che ne distrusse in precedenza una fatta realizzare nel 1901 dal Sacerdote don Crescenzo D ‘ Anzuoni ed un’ altra realizzata nel 1934 dagli artisti forinesi del ferro Agostino Capuano, Luigi Avagnano, Alfonso Campaniello, Ciriaco Iacuzio, Carmine Santorelli e Ciro Parisi in occasione del Congresso Eucaristico che si tenne in Forino .
Da questo momento, finalmente, LA CROCE sul Mastio illuminerà nuovamente le notti belle, quelle tristi, quelle turbolenti, quelle goliardiche di tutti i forinesi e di tanti forestieri molto affezionati a lei. Daniele Biondi