Si è da poco concluso il progetto dello “sportello di coaching” per studenti/esse ed insegnanti presso l’Istituto Comprensivo Statale Elodia Botto Picella, di Forino e Contrada.
L’I.C. è stato pioniere nell’individuare l’efficacia della metodologia del Coaching a supporto dei propri studenti/studentesse, offrendo già dall’a.s. 2021/22, uno spazio di ascolto, dialogo e confronto sulle difficoltà e le sfide che quotidianamente affrontano a scuola, sostenendoli quindi nell’individuare le modalità per affrontarle e superarle.
Non a caso, recentemente, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in relazione all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha promosso proprio la realizzazione di “percorsi individuali di coaching motivazionale”, tra le azioni straordinarie nelle istituzioni scolastiche di primo e secondo grado finalizzate alla prevenzione e al contrasto della dispersione scolastica.
L’Istituto Comprensivo Statale “Elodia Botto Picella” rappresenta un’istituzione scolastica virtuosa perché già da alcuni anni e senza i fondi del PNRR ha intuito il valore aggiungo del Coaching proponendo ai suoi studenti percorsi individuali in presenza fin dal 2021 e potenziando le competenze dei loro docenti con corsi di empowerment e learning coaching.
Con la collaborazione della dott.ssa Maria Grazia De Giovanni, life e learning coach, il progetto dello sportello di coaching ha coinvolto 45 studenti, che hanno considerato utilissima la possibilità di essere ascoltati da una persona che non li giudicasse. L’ascolto empatico ha fatto emergere i loro problemi e le domande della coach li ha portati a trovare l’obiettivo celato dietro quei problemi e quindi sono stati stimolati a cercare anche le strategie utili alla soluzione.
Durante gli incontri con gli studenti sono emerse tematiche relative alle preoccupazioni e tensioni prima di interrogazioni o compiti che inficiano la performance; la paura del giudizio, la paura di sbagliare o di prendere brutti voti; l’insicurezza circa le proprie capacità o il proprio aspetto fisico; problemi relazionali con compagni, indecisioni circa la scelta della scuola superiore, difficoltà a concentrarsi nello studio a causa anche del telefonino.
La Coach ha svolto anche delle attività di orientamento per le classi terze, volte a scoprire le passioni e i talenti degli studenti/esse e allineare ad essi la scelta della scuola superiore.
Con le classi seconde è stato svolto un incontro per riflettere sul significato ed importanza della felicità in occasione della giornata internazionale della felicità.
L’esperienza di avere una coach a scuola è risultata una scelta vincente in quanto anche il rendimento degli studenti è migliorato.
Si tratta sicuramente di una “best practice” che può essere adottata anche da altri istituti scolastici, poiché va incontro al grande bisogno di ascolto degli studenti/esse e alla possibilità di migliorare l’approccio all’apprendimento liberandone il potenziale da pensieri, abitudini e convinzioni limitanti e portando l’attenzione sui loro punti di forza, abilità e talenti. Daniele Biondi