Dopo la violenta alluvione di domenica 3 novembre, le manifestazioni di commemorazione dei Caduti in Guerra sono state sospese e rinviate a data da destinarsi. Provvedimento che ha fatto seguito all’ordinanza di chiusura scuole impartita dal Sindaco Olivieri per le criticità metereologiche , oltre che dalle situazioni di disagio di diverse strade comunali interessate da fango e detriti. Intanto la situazione riguardo la frazione Celzi non pare essere delle migliori, dove la furia dell’acqua e l’innalzamento della stessa ha provocato lo sfollamento di alcune famiglie. Ma la questione che più “tarla” i pensieri dei forinesi, è la furia dell’ acqua incontrastata che fluida e senza alcun ostacolo pareva travolgere tutto. Ora si pone il problema di quale palliativi apportare; dallo svuotamento delle vasche di laminazione a monte ormai sature e strapiene, all’ apertura delle caditoie delle campagne dove il flusso passa, alla costruzione di una diga in località Pescare , luogo dove da secoli si appantana l’acqua. Ma per tutto questo ci vogliono risorse, che il Comune non può permettersi. E beh la Regione con tutto il rispetto delle Luci di Artista di Salerno, con quei soldoni stanziati per tali luminarie, non potrebbe illuminare il ” Caso Celzi” prima che ci scappi il morto? Da.Bio