I terremoti prima o poi ritornano, ritornano sempre negli stessi luoghi, e questo è una certezza; non si conosce quando, ma prima o poi ritornano. Ritorna la conta dei morti, dei feriti, dei danni, dei tratti in salvo grazie all’efficiente macchina dei soccorsi ed agli immensi Vigili del Fuoco.
Si perché nel soccorso siamo ormai bravi. Ma la previsione e la prevenzione? Due termini che ad ogni tragedia riecheggiano nelle nostre orecchie.
I terremoti non provocano morti, ma è la trascuratezza dei nostri territori che provoca danni, lutti e distruzione. Intanto un anno scolastico ricco come sempre di preoccupazioni e dilemmi vari, e’ quasi passato. E la questione Sicurezza Scuole , dove e’ finita? In quale cassetto? Ma gli edifici scolastici della terra dei Sette Colli sono a norma oppure no? Quali sono le verità che tratteggiano la vicenda? Unica risposta potrebbe solo essere data, con presentazione da parte degli enti preposti ,delle relative documentazioni di rito. Questo giusto per senso di trasparenza e maggiore tranquillità, verso quei genitori che per 270 giorni l’anno, lasciano i loro figli, sotto la cosiddetta “Podestà” scolastica.
Ogni cittadino deve allo stesso tempo sollecitare i propri enti ad adottare e, soprattutto, a pubblicizzare e divulgare adeguatamente, i piani comunali di protezione dei loro figli compresi documenti di staticità sismica, nonché piani di evacuazione e sicurezza in caso di emergenza.
E’ il momento che anche Forino chieda a chi di dovere ,un impegno per la diffusione dell’auto protezione, sensibilizzando le istituzioni a fare di più per la mitigazione del rischio, anche con decisioni impopolari e che potrebbero apparire inopportune . Ma ne va di mezzo la vita di ogni bambino . Oltre questo, approntare adeguati Piani Comunali di Protezione Civile, anche scolastici, che siano provati e testati, aggiornati periodicamente, rendendo partecipe la Scuola al discorso procedurale di gestione delle emergenze”.
Tra i problemi maggiori, c’è quello di una scarsa cultura della sicurezza.
Ma oltre ai Piani di Sicurezza , utilissimi , primo punto principale e sul quale non si può transigere e che gli edifici scolastici, diano piena e sicura affidabilità statico e strutturale, elemento che vale il 70% della incolumità fisica di ogni studente forinese. Abbiamo visto che il 100% delle ultime risorse, circa 70.000 euro , provenienti da fondi di Finanziaria nazionale sono stati giustamente riservati , per le strade malconce di Forino, come gli altri 15.000 euro provenienti da fondi provinciali destinati giustamente al superamento delle barriere architettoniche. E le scuole con le loro criticità e la loro sicurezza come quella dei nostri bambini , dove è finita? Beh speriamo chi di dovere non distragga la sua attenzione, verso una problematicità’ che ormai attende solo certezze e non la distrazione di altri fondi per cose che , seppur importanti per il paese , non possono vedersi anteposte alla sicurezza fisica di circa 800 bambini. DANIELE BIONDI