BENVENUTI A FORINO, LA VALLE DEI FUMI. E’ questo lo slogan che in maniera del tutto sarcastica si potrebbe coniare per la terra dei sette colli, per un grave problema che ormai da anni si trascina nel periodo che va dal mese di Luglio anche Giugno fino ad Ottobre, allorquando la raccolta delle nocciole e delle castagne rende l’aria nel paese irrespirabile, colpa dell’accensione indiscriminata delle foglie e delle sterpaglie da parte degli agricoltori locali, tutto a discapito della salute pubblica e soprattutto di chi è sofferente di patologie respiratorie e polmonari. Una situazione che rasenta davvero l’assurdo, in quanto la valle di Forino si trasforma d’un tratto in una ciminiera a cielo aperto dove fumo, caligine e polvere la fanno da padrone tutto a discapito della salute di tanti inermi cittadini non possessori di terreno in coltivazione ma in special modo, a danno della salute di anziani e bambini persone maggiormente colpite da questo fenomeno vittime degli inquinati fumi e delle polveri sottili . Un nesso a tutto questo, a detta di esperti in campo medico, si lega anche a riguardo le numerose patologie tumorali del posto, soprattutto polmonari grazie al continuo ed intensivo al lercio ed inquinante areosol immesso nell’ aria da questi inquinanti. Paradosso davvero inaccettabile visto che a detta di molti cittadini, non si può essere ostaggi ben tre mesi, di fumo polvere e caligine a scopo ed interessi altrui . Se non vi va molto a ritroso, la Giunta Regionale, “sembra” aver vietato l’accensione dei fuochi, ma a quanto pare le ordinanze rimangono morte solo su carta sotto l’inerzia ed il disinteresse di tanti “non vedenti”. A differenza di altri territori della nostra provincia, a Forino la situazione è ben diversa, per la posizione geografica in cui il paese è collocato visto che la conca attorniata da montagne rende soprattutto di notte, il problema importante in quanto il paese rimane sommerso da queste sostanze fumogene tanto da rendere l’aria irrespirabile. Nulla a togliere agli agricoltori che vivono di questo e va bene così , ma ci sono pur tanti che purtroppo ci devono campare in questo paese. DANIELE BIONDI