“Nei prossimi giorni le scuole primarie e secondarie riapriranno i battenti, mentre per le Università bisognerà attendere ancora qualche settimana. Quello che sta per iniziare non sarà però un anno come gli altri. Questa volta, pur consapevoli dei problemi ormai cronici, c’è la concreta speranza che i fondi del PNRR possano cambiare in meglio non solo la nostra fatiscente edilizia scolastica, ma l’organizzazione stessa, la mission, della scuola italiana”. Così Bruno Gambardella, docente, già assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione della città di Avellino, capolista di Più Europa con Emma Bonino nei collegi senatoriali Campania 2 (province di AV-BN-CE-SA), Campania 1 e Puglia durante un incontro elettorale con rappresentanti del mondo della scuola nel mandamento baianese.
“Il nostro partito propone una serie di provvedimenti che, con l’ammodernamento delle strutture materiali e digitali, possano inaugurare una stagione nuova, di rilancio: invertire la tendenza degli ultimi decenni aumentando la spesa produttiva per l’istruzione dell’1% del Pil in 5 anni; aumento degli investimenti in Università e istituzioni pubbliche fino a raggiungere l’1,5% del Pil (oggi è allo 0,5%); portare la scuola dell’obbligo a 18 anni; introdurre percorsi di educazione finanziaria nelle scuole; superare il valore legale del titolo di studio; sperimentare percorsi di scuola secondaria con alcune materie a scelta dello studente; sostegno alla residenzialità degli studenti fuorisede; favorire l’iscrizione delle studentesse ai corsi STEM; incentivare l’affidamento anche a soggetti privati della gestione di siti culturali (Musei, aree archeologiche ecc…); abolire l’IVA sui prodotti e attrezzature per la ricerca biomedica senza finalità di lucro”, così conclude Bruno Gambardella.