Tre comuni irpini – Altavilla, San Martino Valle Caudina e Vallata – in cima alle classifiche nazionali sulla diffusione del gioco d’azzardo nei piccoli comuni. È quanto emerge dal rapporto recentemente diffuso da Cgil, Federconsumatori e Fondazione Isscon sul gioco online, che ha evidenziato quanto questa piaga sia estremamente diffusa in Italia, con picchi nelle regioni meridionali. In particolare, lo studio si è focalizzato sui comuni con popolazione compresa tra 2.000 e 9.999 abitanti, stilando una classifica dei comuni con giocata media pro capite superiore al doppio della media nazionale nell’anno 2023. Tra questi Altavilla Irpina, con una raccolta pro capite derivante dal gioco d’azzardo pari a 5.523,73 euro; Vallata, con 5.206,83 euro; e San Martino Valle Caudina, con 4.416,52 euro. Non va meglio se si guardano i dati complessivi dell’azzardo da remoto: nel 2023 ad Altavilla Irpina sono stati giocati 15.626.643,15 euro, una cifra di poco superiore a quella spesa a San Martino Valle Caudina, mentre Vallata ha immesso una cifra pari a 9.429.566,48 euro. Un quadro estremamente negativo per la provincia di Avellino e per la Campania, specialmente considerando la relazione tra problemi socioeconomici e propensione al gioco d’azzardo: “All’acutizzarsi della crisi (reale o percepita) corrisponde una crescita della propensione al gioco e una conseguente contrazione dei consumi. Motore di questa dinamica, alimentata dalla crescente pubblicizzazione dei giochi d’azzardo legali, è l’idea illusoria di una vincita in grado di garantire la risoluzione in un colpo solo dei problemi economici correlati alla crisi.” (A.S.)