Il “Normanno d’Altavilla”: Un Viaggio nel Tempo tra Storia, Scienza e Tradizione

Il “Normanno d’Altavilla”: Un Viaggio nel Tempo tra Storia, Scienza e Tradizione

Sabato 15 febbraio, alle ore 18:00, la Casa di Ilde a Morcone ospiterà un evento di straordinaria rilevanza culturale e storica, incentrato sulla valorizzazione di un simbolo autentico della tradizione agroalimentare: il fagiolo “Normanno d’Altavilla”. La residenza per artisti e scrittori, gestita dall’impresa culturale Kinetès, accoglierà un’importante presentazione del progetto di recupero e conservazione di questa pregiata varietà di fagiolo, che affonda le radici in un passato lontano, ma che oggi rappresenta una nuova speranza per il futuro.

La storia del fagiolo “Normanno d’Altavilla” ha inizio con un’eccezionale scoperta avvenuta durante gli scavi archeologici post-terremoto degli anni Ottanta nella cripta della Collegiata dell’Assunta, oggi Santuario Diocesano di Altavilla Irpina. Tra i reperti, un panciotto di un uomo di alta statura, datato al periodo normanno, custodiva al suo interno tre fagioli perfettamente intatti. Questi legumi, che potevano avere una funzione simbolica, forse sostituendo monete per il passaggio nell’aldilà, sono diventati oggetto di un percorso di ricerca, restauro e valorizzazione che ha coinvolto storici, archeologi e scienziati.

A partire dal 2018, sotto la guida del Sindaco di Altavilla Mario Vanni, il Comune di Altavilla Irpina ha deciso di portare i fagioli al vaglio degli esperti. Un team guidato dal Prof. Roberto Papa, docente di Scienze Agrarie presso l’Università Politecnica delle Marche, ha studiato il DNA dei fagioli per scoprire le informazioni genetiche nascoste. Questi semi di Phaseolus vulgaris, denominati “Normanno d’Altavilla”, sono stati analizzati in relazione ai cambiamenti ambientali e al loro adattamento agli agroecosistemi europei dopo l’introduzione delle Americhe.

Oggi, il fagiolo è pronto per una nuova era di valorizzazione, grazie al supporto del GAL Partenio, che ha finanziato un ampio progetto di recupero e promozione. Non solo un legume tipico, ma anche un simbolo di resilienza e crescita, il “Normanno d’Altavilla” è diventato il fulcro di un programma volto a garantirne la conservazione e a renderlo nuovamente fruibile nelle coltivazioni. Il progetto punta a reinserirlo nel mercato, attraverso nuove forme di produzione e distribuzione.

L’evento di sabato 15 febbraio offrirà l’occasione per approfondire questi temi. Oltre al Sindaco di Altavilla Mario Vanni, interverranno Carmine Agostinelli, responsabile scientifico del progetto, il giornalista Roberto Vetrone, e la chef Annamaria Mastrantuono, che proporrà una degustazione gourmet del fagiolo “Normanno d’Altavilla”. Il Sindaco di Morcone Luigi Ciarlo porterà il suo saluto istituzionale, mentre Giovanni Pandolfo, Console Regionale per la Campania del Touring Club Italiano, darà un contributo di valore al dibattito. La Presidente di Kinetès, Rossella Del Prete, introdurrà l’evento, e l’artista Antonella Pagano concluderà la serata con una riflessione poetica ispirata ai territori e alle tradizioni.

Il fagiolo “Normanno d’Altavilla” non è solo un prodotto agroalimentare, ma è il simbolo di una cultura che resiste nel tempo, che cresce, si evolve e, pur mantenendo la sua essenza, si adatta alle nuove sfide. Il recupero di questa varietà di fagiolo non è solo una questione agricola, ma una vera e propria riscoperta del nostro legame con la terra, la storia e la spiritualità.

Sabato, alla Casa di Ilde, non solo si parlerà di botanica e genetica, ma si celebrerà anche la tradizione di un piccolo, ma straordinario seme che racconta una storia di resilienza e rinascita.

Il “Normanno d’Altavilla”: Un Viaggio nel Tempo tra Storia, Scienza e Tradizione