di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e GRANDI IMPRESE INTERNATIONAL
L’Europa ha confermato Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Europea per altri cinque anni, segnando una continuazione di leadership che promette di rafforzare e trasformare il continente. Durante il suo discorso di investitura, von der Leyen ha delineato una visione ambiziosa per il futuro economico dell’Europa, concentrandosi su sostenibilità, competitività e innovazione.
Al centro del programma della presidente riconfermata c’è il Green Deal, un piano audace che mira a far progredire la decarbonizzazione dell’industria europea. Con pragmatismo e neutralità tecnologica, von der Leyen ha ribadito l’importanza di raggiungere il 50% della produzione di elettricità da fonti rinnovabili, un traguardo già raggiunto nella prima metà di quest’anno. L’obiettivo a lungo termine è di ridurre le emissioni dell’industria del 90% entro il 2040, un’impresa titanica che richiederà innovazione continua e investimenti strategici.
La presidente ha sottolineato l’importanza della competitività europea, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI), definendole il cuore dell’economia europea. In un contesto globale in rapida evoluzione, dove i fondamenti dell’economia stanno cambiando, von der Leyen ha evidenziato che l’Europa non può permettersi di restare ferma. Le PMI, che rappresentano il tessuto connettivo dell’economia europea, necessitano di maggior fiducia e incentivi per poter prosperare e competere su scala globale.
Uno dei passaggi più significativi del discorso di von der Leyen riguarda l’intenzione di sburocratizzare le procedure e rafforzare il mercato unico. Affidando a ogni Commissario il compito di ridurre gli oneri burocratici nel proprio portafoglio e nominando un Vicepresidente per coordinare questi sforzi, la presidente dimostra un approccio pratico e deciso verso l’efficienza amministrativa. Questa mossa non solo semplificherà le operazioni per le imprese, ma creerà anche un ambiente più favorevole all’innovazione e agli investimenti.
L’istituzione di un Fondo europeo per la competitività rappresenta un altro pilastro della strategia di von der Leyen. Questo fondo, incentrato su progetti comuni e transfrontalieri, ha l’obiettivo di sostenere il Clean Industrial Deal, garantendo che l’Europa sviluppi e produca tecnologie strategiche al proprio interno. Dall’intelligenza artificiale alla tecnologia pulita, il futuro della prosperità europea deve essere costruito in Europa.
Von der Leyen sta dunque delineando una strada chiara verso un’Europa più verde e competitiva, capace di rispondere alle sfide globali con innovazione e determinazione. Tuttavia, il successo di questa visione dipenderà dalla capacità di tradurre le parole in azioni concrete. Le politiche dovranno essere implementate con rigore e i fondi distribuiti con criterio, per assicurare che ogni euro investito porti a risultati tangibili.
In sintesi, il nuovo mandato di Ursula von der Leyen rappresenta un’opportunità unica per l’Europa. L’attenzione alla sostenibilità, la semplificazione burocratica e il sostegno alle PMI possono trasformare il continente in un leader globale sia nell’economia verde che nell’innovazione tecnologica. Ora più che mai, è fondamentale che le istituzioni europee, le imprese e i cittadini lavorino insieme per realizzare questa visione ambiziosa. Se ci riusciranno, l’Europa non solo supererà le tempeste economiche future, ma emergerà più forte e resiliente di prima.