L’Agorà democratica svoltasi lunedì 27 settembre a Frigento ha impresso una forte accelerazione sul dibattito riguardo la stazione Hirpinia lungo la tratta ferroviaria Napoli-Bari. L’intervento da remoto di Graziano Delrio, già Ministro per le Infrastrutture, ha messo subito in chiaro la situazione: «La costante determinazione dei molti sindaci della zona ha convinto il Governo. La richiesta era giusta e importante. Ora le questioni devono avere ancoraggi concreti. La scelta della logistica è non solo utile, ma strategica per tutta la nazione, però essa funziona solo quando gli attori si mettono insieme.»
Il tema dell’unità è tornato molto spesso lungo i diversi interventi che si sono succeduti. L’alto livello di partecipazione degli iscritti a parlare ha reso elevato anche il frutto di quanto espresso. Ed è stato normale ritrovare Confindustria e sindacati rincorrersi su temi di sviluppo e sostenibilità, occasioni da non perdere per quest’area che dalla Valle dell’Ufita si estende fino a intersecare altre provincie e altre regioni del mezzogiorno. Così, Emilio De Vizia, in rappresentanza degli industriali, ha sottolineato la «grande occasione che va colta. Il successo dell’infrastruttura è legato a tante altre cose, anche allo sviluppo delle zone industriali.» A quel punto, Franco Fiordellisi, Segretario provinciale della CGIL, gli ha fatto eco: «va rilanciato con forza un impegno sulla Industria Italiana Autobus e su tutta la manifattura d’eccellenza, partendo dall’agroalimentare passando per la meccanica fino ad arrivare alle energie rinnovabili, anche di ultima generazione.»
Alle parole degli attori del territorio ha fatto sponda il delegato per i trasporti della Regione Campania, Luca Cascone ha infatti sottolineato come «De Luca ha deciso di fare delle scelte importanti. La stazione Hirpinia è il cardine per un ambito più allargato. La Regione non si sottrarrà alle decisioni prese.»
Altro tema ricorrente quello dell’accordo indispensabile sul potenziamento dell’accesso alla stazione. Lo ha chiesto le Regione Campania, lo hanno sollecitato vari rappresentanti delle amministrazioni comunali, lo hanno implorato industrie e sindacati. Fin dall’intervento introduttivo di Luigi Famiglietti, promotore e organizzatore di questa Agorà, le scelte erano apparse chiare: «occorre una progettualità condivisa che superi dissidi e divisioni interne», poi l’appello si faceva drammatico sostenendo che «bisogna evitare il rischio di avere la stazione e un treno che non si ferma. Lo sviluppo si costruisce con la coesione sociale.» Sarebbe davvero ridicolo rispondere a questo appello con meri interessi di campanile, quando la posta in gioco riguarda un orizzonte ben più ampio. Così, Stefania Di Cicilia, sindaco di Villamaina e Presidente dell’Unione dei Comuni “Terre dell’Ufita”, sottolineava l’esigenza di «gettare le fondamenta per il futuro dei nostri giovani non commettendo gli errori vissuti sulla pelle della nostra generazione nel post-sisma.»
Un sostegno al PD nazionale era invocato dal padrone di casa, Carmine Ciullo, sindaco di Frigento, «se saremo coraggiosi nel ragionare su un territorio più vasto di quello che amministriamo. Dobbiamo essere bravi nel creare connessione tra noi, mai come in questo momento le nostre zone sono al centro di importanti attenzioni e investimenti. È il tempo di conseguire su nostra richiesta e pressione le infrastrutture, non per ottenere qualcosa, purché sia, ma quelle indispensabili alla crescita.»
A tirare le fila dell’intero pomeriggio è stato il deputato Marco Carra, responsabile nazionale del PD per le Aree interne: «È del tutto evidente – ha detto – che il PD deve portare a Roma questa forte necessità di ascolto. Sarebbe folle se a questo investimento iniziale, stazione e piattaforma logistica, non corrispondessero altri investimenti a sostegno. Il protocollo col quale avete ottenuto la piattaforma logistica, poi, ricalca interamente l’anima di queste Agorà. È già, in nuce, la realizzazione del patto nazionale chiesto da Draghi nei giorni scorsi. Il gioco di squadra è positivo e va rafforzato. Il PNRR ha bisogno del protagonismo degli enti locali per governare quei fondi. Dentro questo contesto si gioca il tema delle aree interne.»
L’assemblea, in ultimo, ha approvato un documento conclusivo da caricare e sostenere sulla piattaforma nazionale delle Agorà democratiche. Le proposte più votate, Letta ha definito questo meccanismo come «le primarie delle idee», saranno assunte dal PD come punti cardine del futuro programma politico nazionale.