«La provincia di Avellino ha bisogno di una svolta sociale ed economica, che l’attuale classe politica non è in grado di garantire. Le elezioni regionali, con le candidature di De Luca e Caldoro ed i soliti personaggi di sempre, rischiano di essere soltanto un brutto copione già visto». Ad affermarlo è Giovanni Ardolino, presidente di Irpinia Adesso.
«L’appuntamento con le urne – prosegue il dirigente del movimento – è ormai svuotato di senso. Le campagne elettorali sono una gara a chi lancia lo slogan più convincente, senza proposte concrete e credibili e senza alcuna volontà di realizzarle. I bisogni dei cittadini, i servizi pubblici, il lavoro e lo sviluppo del territorio sono bandiere da sventolare unicamente in queste occasioni, per rimetterle in soffitta subito dopo. A prevalere più che il bene comune sono le ambizioni personali e gli interessi forti. D’altra parte, come potrebbero rilanciare la Campania ed in particolare le aree interne i responsabili dei drammatici tagli alla sanità subìti dall’Irpinia, della mancata programmazione dei fondi europei o chi ha dimenticato la nostra provincia e non ha mantenuto gli impegni assunti pubblicamente?».
«E’ tempo perciò – conclude Ardolino – di mandare a casa chi non è stato capace di tutelare e rappresentare un territorio ed il cui unico scopo è garantire se stesso. Basta con le solite cricche che stanno depredando una comunità sofferente. Per voltare pagina, occorre l’impegno diretto dei cittadini, delle associazioni, dei comitati spontanei, per costruire una rete sociale e politica dal basso, capace di sfidare i Palazzi. Non il nuovismo di certi movimenti in cui trovano spazio improvvisazione e fanatismo, pronti poi ad omologarsi non appena si siedono su una comoda poltrona, ma lo sforzo intelligente, trasparente ed appassionato delle migliori energie dei nostri territori, che dia vita ad un grande processo di partecipazione. E’ in questa direzione, dunque, che Irpinia Adesso intende muoversi, con la collaborazione di chiunque, qui e nelle altre province, condivida obiettivi e metodi. Un’alternativa è ancora possibile».