Un ritratto inedito di Luigi Di Maio, il leader che guida dalle elezioni del 4 marzo 2018 il primo partito italiano, catturando l’attenzione mediatica e la scena politica, e dando il via, dal giugno 2018 con la nascita del governo Conte I, alla Terza Repubblica. Aspetti personali e inediti della figura politica, dal suo rapporto con le donne alle trame per scalare il Movimento, in un racconto, firmato dal giornalista politico autore di numerose inchieste sul M5S e sullo stesso Di Maio, che svela contraddizioni e curiosità sull’attuale ministro degli Affari Esteri. Napolitano ha seguito negli anni le evoluzioni del Movimento; tra i suoi articoli, infatti, le inchieste che hanno svelato il sistema di potere e lottizzazioni nel Movimento.
“La vicenda politica di Luigi Di Maio – si legge nella presentazione – è racchiusa in uno spazio ancora breve, nel quale la velocità di crociera di fatti e personaggi è stata elevatissima. Abbiamo visto rapidissime ascese e rapidissimi declini, abbiamo visto princìpi che dovevano essere inviolabili e che sono defunti nel giro di un attimo, abbiamo visto grandi successi lanciati verso il futuro e grandi sconfitte che hanno interrotto quel futuro. Luigi Di Maio è il volto più emblematico di questa parentesi frenetica della politica italiana. È il più giovane della storia ogni volta che mette piede in una stanza delle istituzioni, da vicepresidente della Camera, da vicepremier, da Ministro degli Esteri. Il più veloce anche a sostenere un principio e poi cambiarlo. Le grandi campagne che hanno portato i Cinque Stelle in Parlamento e poi al governo sono tutte
rimangiate e tutte ribaltate, come in un gioco di prestigio nel quale la carta che ti hanno mostrato dopo un attimo è sparita. Le alleanze, il numero dei mandati, e poi la Tav, l’Ilva. Ma Di Maio è un rivoluzionario moderato, un agitatore con l’animo andreottiano. Ed ora che ha assaporato il potere, lavora per conservarlo. A qualsiasi costo”.