Il sindaco Andrea Manzi si autosospende dal Partito Democratico. Il primo cittadino di Casamarciano, che alle scorse elezioni politiche era candidato per il Pd nel collegio uninominale di Nola per la Camera dei Deputati, annuncia la decisione di autosospendersi dal partito in aperto dissenso con le dinamiche che sono seguite alla sconfitta elettorale del 4 marzo.
“Non mi pare che i dirigenti nazionali e quelli campani abbiano compreso i motivi di una evidente sconfitta- dichiara Manzi- Subito dopo il voto è emersa solo una litigiosità oltremisura, percepita dalla base come difesa personalistica e mancanza di una concreta vicinanza ai bisogni delle persone”. “Il partito democratico- continua il sindaco di Casamarciano- è chiuso nel palazzo dove il familismo prevale sulla meritocrazia. Una pratica vista e rivista negli ultimi venti anni, ora anche accentuata. Non può essere chiamato a ricostruire chi è stato causa stessa della sconfitta. Bisogna comprendere che le correnti con i loro longevi rappresentanti danno all’esterno una immagine di autoreferenzialità, basta vedere a chi sono state garantite candidature sicure. Gente che rappresenta il nulla, Infine ora ci avviamo alla difesa tattica di qualcuno invece di dare una mano all’Italia, quando per cinque anni ci ha fatto capire che l’Italia viene prima di tutto”.
“Mi riconosco con la comunità di questo partito- conclude Manzi- appassionata e vogliosa di una politica con la p maiuscola a partire da questo mio territorio che amo e continuerò ad amare ed al quale continuerò a dare il mio contributo, ma prendo decisamente le distanze da chi rappresenta questo partito sia a livello napoletano che nazionale. Non mi sento rappresentato”.