Menaribus: il Ministro Urso in visita a Flumeri, tra speranze di rilancio e impegno per il futuro

Menaribus: il Ministro Urso in visita a Flumeri, tra speranze di rilancio e impegno per il futuro

Una visita particolarmente attesa quella del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, presso gli stabilimenti della Menaribus a Flumeri, una delle poche aziende produttrici di autobus in Italia. La visita è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione dell’impianto, che negli ultimi anni aveva attraversato momenti difficili e di incertezze, suscitando preoccupazione tra i lavoratori e l’intera comunità locale.

“Questo era un impianto in difficoltà,” ha dichiarato il Ministro Urso davanti ai giornalisti. “Gli operai si erano rivolti al Ministero, chiedendo il nostro intervento. L’impianto stava segnando il passo, giorno dopo giorno, a causa di una gestione precedente che definirei disastrosa, e aggiungerei anche scandalosa.” Con queste parole, il Ministro ha ripercorso la situazione critica che aveva colpito la storica azienda, un tempo punto di riferimento nel settore della produzione di autobus, prima della sua difficile gestione.

Ad accogliere il Ministro Urso negli spazi dell’ex Industria Italiana Autobus, che oggi opera sotto il marchio Menaribus, è stato il patron del gruppo Seri di Caserta, Vittorio Civitillo, che ha sottolineato: “Non è tutto oro quel che luccica. Ci vuole ancora tempo, ci sono dei problemi da risolvere, ma siamo sulla strada giusta e in anticipo rispetto alla nostra previsione di 18 mesi.” Civitillo, che ha preso in mano la gestione dell’impianto, ha evidenziato gli sforzi compiuti per rilanciare l’azienda, pur riconoscendo le difficoltà ancora presenti. Tuttavia, il clima tra i lavoratori e i vertici aziendali sembra essere cambiato in meglio, con una crescente fiducia nel futuro della fabbrica.

Il Ministro Urso ha poi rimarcato i successi già raggiunti, sottolineando che Menaribus è pronta a tornare in prima linea nel mercato degli autobus elettrici e sostenibili, con un piano industriale mirato non solo a soddisfare la domanda nazionale, ma anche a conquistare i mercati internazionali. La commessa vinta in Grecia è solo uno degli esempi concreti di come l’azienda stia tornando protagonista sulla scena globale.

“L’Italia avrà nuovamente un’azienda che produce autobus, in particolare elettrici e sostenibili,” ha affermato Urso con entusiasmo. “Abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto, realizzando la svolta tanto auspicata dai lavoratori e permettendo alla Menaribus di tornare con il suo storico marchio, la grande Menarini.” La rinnovata attenzione al green e alla sostenibilità diventa, dunque, il pilastro del nuovo corso dell’azienda.

Il Ministro ha anche ribadito l’importanza di aver condotto con successo l’operazione di cessione a un grande attore industriale, come il gruppo Seri, che ha un piano di rilancio ambizioso e ben definito. “Con il supporto delle istituzioni e la collaborazione con attori privati di rilievo, siamo riusciti a creare le condizioni per il recupero e la crescita,” ha aggiunto Urso.

Il Ministro ha annunciato che il prossimo incontro con i vertici dell’azienda si terrà a febbraio presso la sede del Ministero a Roma, con l’obiettivo di fare il punto sui progressi fatti e sulle prossime sfide da affrontare.

Il rilancio di Menaribus è considerato un esempio virtuoso di come le istituzioni, in collaborazione con il settore privato, possano risollevare un’azienda strategica per il Paese, ridando dignità e sicurezza ai lavoratori e aprendo nuove opportunità nel settore della mobilità sostenibile.

La visita del Ministro Urso a Flumeri è stata, quindi, non solo un’occasione per fare il punto sui progressi fatti, ma anche un segnale concreto che il rilancio della Menaribus è in corso. Con il sostegno delle istituzioni e un piano industriale chiaro e ambizioso, l’azienda sembra pronta a tornare protagonista nel panorama della produzione di autobus, contribuendo a un futuro più verde e sostenibile per l’industria del trasporto pubblico, sia in Italia che all’estero.