Morte De Mita, Fiordellisi (Cgil): «Se ne va senza lasciare eredi del suo spessore»

Morte De Mita, Fiordellisi (Cgil): «Se ne va senza lasciare eredi del suo spessore»

«Con la morte di Ciriaco De Mita si chiude, quasi del tutto, la stagione delle personalità politiche che hanno visto la nascita della Repubblica e della sua costituzione antifascista», così Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino.

«De Mita è stato per l’Italia e per l’Irpinia una personalità forte e come tale, allo stesso tempo, ha saputo unire e dividere la società. De Mita era un politico di alto livello che credeva fermamente nel primato della politica e del politico nel fare e quindi determinare scelte di indirizzo economico e sociale con l’imposizione da parte della politica, quindi con l’esercizio del potere sin dove si poteva. Altrimenti, anche per De Mita era inevitabile la ricerca delle alleanze “collaborative” ove possibili. Due casi plastici, sono stati il terremoto del 1980 (dove le alleanze furono trovate) e la legge sulle telecomunicazioni (quando la ricerca di “collaborazioni” fu vana)».

«Su questi temi, anche, ci fu una discussione nell’ultimo incontro con De Mita in qualità di Presidente del Progetto Pilota, con noi segretari generali di Cgil, Cisl e Uil».

«Adesso ci sarà modo e tempo per le discussioni e per calibrare il ruolo politico di primo piano, con tutti i pro e contro, che De Mita ha avuto non solo in Irpinia. Sono innegabili i profondi cambiamenti della politica così come il fatto che De Mita ci lascia senza eredi del suo spessore. Che la terra gli sia lieve».

Ai congiunti, le condoglianze della Cgil Avellino.

ANDREA GUERRIERO