(RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO). “EI FU”. Avrebbe enunciato il buon Manzoni. Ebbene mai rivendicazione storica sarebbe più opportuna. Oggi 5 Maggio ci tocca ancora una volta puntare il dito, ci tocca ancora una volta fotografare la triste realtà in cui versa il nostro amato paese. Ancora una volta ci sentiamo nel dovere di redarguire un’Amministrazione latente e fallimentare.
POVERA MUGNANO! Sprofondata per colpa dei numeri e dei pacchi nel baratro dell’ iniquità. Avvertiamo che il nostro paese sia entrato in un tunnel senza via d’uscita. Siamo consapevoli di essere amministrati solo ed esclusivamente da un pressappochismo e qualunquismo galoppante che sta falciando quel poco di buono che si era costruito negli anni passati. Dovevate essere il futuro ma state vivendo inequivocabilmente di lasciti e progetti remoti. Molti attendono ancora la terra promessa!
A parte la vostra inerzia, quello che ci preme portare a conoscenza dei cittadini ha fortemente rattristato noi e l’intera comunità. Un bagliore di luce era arrivato quando abbiamo festeggiato l’apertura della sede della Misericordia mandamentale in piazza Umberto I : MISERIS-COR- DARE = DARE IL CUORE AI MISERI, A CHI SOFFRE E A QUELLI CHE HANNO BISOGNO. Purtroppo ancora una volta dobbiamo constatare che: quello che non è nelle brame di lor signori e signorotti…“NON S’HA DA FARE, NÉ DOMANI NÉ MAI”.
Cari concittadini dovete essere consapevoli che a Mugnano del Cardinale vige l’imperativo “QUI COMANDIAMO NOI! QUI È COSA NOSTRA”!
Siamo allibiti rispetto al fatto che un’amministratore che si è speso per delimitare ( tramite strisce gialle) un’area adibita al parcheggio dell’ ambulanza si veda negata tale concessione. Restiamo basiti che la stessa Amministrazione come Penelope di giorno tesse e di notte disfa.
Per essere più precisi il giorno 3 Maggio in piazza Umberto I, veniva delimitato il posto ambulanza con apposite strisce gialle. Mentre il giorno 4 Maggio come la spada di Damocle l’ira di lor signori si abbattè su di essa cancellando quanto fatto il giorno prima con un sol colpo di vernice.
Ci preme ricordare all’Amministrazione ed in particolare modo al gruppo ristretto…e di peso…di Don Rodrigo, che amministrare la cosa pubblica non è come amministrare una proprietà privata.
A lei Sindaco formalizziamo un invito, quello di non dimenticare i valori intrisi nella fascia tricolore. Essere Sindaco significa essere vicino alla gente ed alla collettività e non esclusivamente alla gloria…anzi alla vana gloria, perché un domani affinché si possa parlare di “vera gloria” il giudizio è demandato ai posteri, e nel futuro prossimo noi attendiamo l’ardua sentenza!
Buon 5 Maggio a tutti cari concittadini.
I consiglieri di minoranza