Napoli, maggio è il mese della verità

Napoli, maggio è il mese della verità

È senza dubbio il momento di crederci. La Roma di Ranieri complica il finale di stagione nerazzurro mentre McTominay completa il sorpasso mettendo il Napoli a +3. Per Arrigo Sacchi “Conte sta facendo un capolavoro”. Del resto, dopo il successo contro i granata, i partenopei sono ancora la miglior difesa d’Europa. Adesso pronti per il rush finale. Preoccupano solo le condizioni di Anguissa e Buongiorno. Brutto colpo all’anca per il camerunense. Problemi all’adduttore per il difensore. Imprevisti a parte, il Napoli ha tutte le carte in regola per centrare un altro scudetto. Anche i bookmakers hanno le idee chiare.

 Inter o Napoli? Ecco chi vince per gli analisti

Per gli analisti l’Inter è la squadra favorita per la vittoria dello scudetto. La quotazione media di Lautaro e compagni, infatti, si aggira attorno a 1.40, mentre quella di Lukaku & Co. è di 2.75 volte la posta in palio. Ma, come vedremo, il calendario potrebbe fare la differenza. Il Napoli, infatti, partirà notevolmente favorito nella fase finale con diverse squadre del lato destro della classifica, spesso senza obiettivi. Per questa ragione i partenopei saranno oggetto di alcune quote maggiorate ad hoc  previste dai bookmakers quando la quota della squadra favorita è molto bassa. Diverso il caso dei nerazzurri, che, dopo il match con la Roma, dovranno affrontare altre sfide insidiose, come quelle con Lazio e Como, senza considerare i possibili impegni extra.

 Il confronto dei calendari 

Il mese di maggio sorride ai partenopei. Sulla carta solo partite facili, o almeno così dovrebbe essere dando un’occhiata alla classifica. Lecce, Genoa, Parma e Cagliari: il Napoli se la giocherà contro formazioni assolutamente abbordabili. Occhio però a non sottovalutare la trasferta di Lecce, con i salentini ancora invischiati nella lotta per non retrocedere. Potrebbe essere questa l’unica vera insidia del calendario di maggio, considerando che il Genoa è praticamente salvo, Parma e Cagliari, a meno di clamorosissimi ribaltoni, non dovrebbero pretendere più nulla da questo finale di stagione. Ottimisticamente il Napoli potrebbe anche fare bottino pieno e chiudere con 12 punti nelle ultime quattro.

Più complicato il finale di Serie A dell’Inter, che tra coppe e campionato non vince da quattro gare e ha perso le ultime tre. Un fattore che potrebbe incidere soprattutto sul piano mentale. Meno certezze per la corazzata di Inzaghi che ha mostrato segni di debolezza dopo una stagione al top impegnata su tutti i fronti. Il calendario prevede il doppio confronto di Champions con il Barcellona a togliere altre energie fisiche e psicologiche ai nerazzurri. Poi la trasferta al Bentegodi, quella all’Olimpico contro il Toro, la casalinga contro la Lazio e chiusura di stagione al Sinigaglia di Como. L’Inter vista per gran parte di stagione, prima del 2-2 con il Bayern, avrebbe vinto senza inciampi. Ma il vento è cambiato. E soprattutto la sfida contro i biancocelesti di Baroni potrebbe complicare il finale di campionato.

Scudetto azzurro, ecco perché bisogna crederci

Il calendario sorride al collettivo di Conte. L’Inter è in flessione. Nessun impegno infrasettimanale ed entusiasmo ritrovato. Tutti indizi che portano al traguardo. “Mi spiace per Inzaghi ma la cattiveria e l’orgoglio che vedo nello spartito di Conte non lo vedo nella sua Inter degli ultimi tempi” ha dichiarato Arrigo Sacchi ai microfoni de Il Mattino. “E poi quel McTominay: solo Antonio poteva far venir voglia di migliorarsi a uno che veniva dalla Premier, dal Manchester United”. Per l’ex Milan “Il Napoli non ha paura di vincere, non ha tremato all’idea di poter allungare sull’Inter”. Per il tecnico di Fusignano ciò che finora ha fatto la differenza nel collettivo azzurro è stata “La ricerca continua del miglioramento individuale. Una cosa che solo Conte può fare così rapidamente e in questa dimensione”. Insomma l’artefice del possibile quarto scudetto partenopeo potrebbe essere proprio l’ex Tottenham, sul cui futuro si parla già da tempo. Ma prima di guardare troppo altro, adesso basta guardare al prossimo mese. Quattro gare per scrivere la storia.