La terza avventura di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma si apre con una sconfitta di misura al Diego Armando Maradona, dove il Napoli di Antonio Conte ha trionfato grazie al gol dell’ex, Romelu Lukaku. Un risultato che permette agli azzurri di tornare in solitaria al comando della classifica di Serie A, mentre i giallorossi restano nella metà destra della graduatoria.
Il match, caratterizzato da un intenso confronto tattico tra i due allenatori, ha visto il Napoli mantenere il controllo per gran parte della gara, ma senza mai riuscire a dilagare contro una Roma organizzata e compatta. Ranieri, tornato alla guida della sua amata Roma, ha impostato una squadra solida, attenta a non concedere spazi agli attaccanti azzurri. Tuttavia, l’intuizione vincente è arrivata al 63’, quando Lukaku, sfruttando un preciso cross di Politano, ha infilato di testa Rui Patricio con un movimento da manuale.
Per il belga, si è trattato di un gol dal sapore speciale, non solo per il suo passato nella Capitale, ma anche per il peso specifico che ha avuto sull’economia della partita. Napoli-Roma si è giocata a ritmi alti, ma senza troppi squilli: le difese hanno avuto la meglio sugli attacchi fino alla giocata decisiva del centravanti belga.
Con questa vittoria, il Napoli conferma di essere una squadra matura, capace di soffrire e di capitalizzare le poche occasioni create. Antonio Conte, artefice della rinascita partenopea, ha impostato un sistema di gioco pragmatico, facendo leva sull’intensità a centrocampo e sull’esperienza dei suoi uomini chiave.
Se da un lato il Napoli ha consolidato la sua leadership, dall’altro la Roma di Ranieri deve fare i conti con una realtà più complessa. L’allenatore testaccino ha accettato una sfida difficile: risollevare una squadra in crisi d’identità e risultati.
La Serie A, intanto, si conferma un campionato aperto e combattuto, dove ogni dettaglio può fare la differenza. Per il Napoli, la strada verso il tricolore passa da vittorie come questa; per la Roma, è solo l’inizio di un nuovo capitolo.
(Andrea Salvatore Guerriero)