Giornata storica per il Nola 1925. Giuseppe Langella, attuale presidente, è ufficialmente diventato anche il proprietario della società. L’annuncio è arrivato durante ad una conferenza stampa davanti a tv e giornalisti. Con lui Alfonso De Lucia, attuale responsabile dell’area tecnica e nuovo amministratore unico della società. Ufficiale, quindi, il passaggio delle quote di proprietà da parte di Luigi Nappi al patron Giuseppe Langella. “Da oggi il Nola è al 100% di mia proprietà – ha annunciato Giuseppe Langella – Mi piacciono le sfide e Nola è un brand che ha un valore enorme, non a caso alla notizia del mio ingresso in società sono stato inondato da chiamate anche da città del Nord. Il Nola è una società storica conosciuta in tutta Italia e ci sono le prospettive per fare un grande progetto”. “Quello che manca, purtroppo, è lo stadio e con ogni probabilità non giocheremo a Nola a partire dalla prossima stagione – ha poi chiarito sulla questione stadio – Ho avuto un incontro anche in mattinata con l’amministrazione locale ma non ho avuto le rassicurazioni di cui avevo bisogno. Sul nuovo stadio non c’è un progetto reale e quello che ci ospita oggi è totalmente inadatto per un progetto serio, direi addirittura pericoloso per chi ci gioca e per chi tifa. Io di solito lavoro con programmazione triennale e ho in mente di riportare il Nola nei professionisti entro tre anni dalla prossima stagione. Abbiamo bisogno di creare un importante settore giovanile, di avere una struttura a nostra disposizione e di tanto altro. Ad oggi il Nola ha un organigramma forte, ognuno sa cosa deve fare e gestiamo tutto nei minimi dettagli. Tuttavia, fin quando però non avremo uno stadio degno di nota non potremo continuare a giocare qui. “Ho anche sollevato l’ipotesi di poter costruire io stesso lo stadio – ha aggiunto – ma ad oggi non ho avuto neanche in questo senso rassicurazioni. Spero che questo mio appello risvegli anche le coscienze dei cittadini nolani. Uno stadio a Nola è fondamentale e le amministrazioni devono prenderne atto. Stiamo parlando già con alcune strutture vicine che ci ospiterebbero per le nostre attività e abbiamo già siglato un importante accordo quadriennale con uno sponsor tecnico. Non costruirò uno stadio fuori città, anche se dovessi giocare nelle prossime stagioni in comuni limitrofi. Il Nola è della città, io sono solo un gestore, ma per portarlo dove merita ci sono delle condizioni che non possiamo sorvolare”. “A dicembre abbiamo rivoluzionato la squadra, abbiamo un allenatore forte, calciatori forti e stiamo puntando al massimo. Fino alla fine mireremo alla vetta e ci giocheremo l’accesso in D anche tramite eventuali playoff – ha concluso, parlando del lato sportivo e del campionato in corso – Se dovesse poi esserci l’occasione di ripescaggio o di rilevare un titolo di Serie D saremo attenti, ma è ovvio che a me come a tutto il Nola piacerebbe raggiungere questi risultati sul campo. C’è tanta voglia di fare, mi auguro che i nolani ci seguiranno in questo progetto durante tutto il nostro percorso e accetteranno le nostre decisioni. Nola deve andare via da questa categoria e tornare dove davvero merita di essere”. “Sono onorato di questa carica che mi ha offerto il presidente – ha dichiarato Alfonso De Lucia, neo amministratore unico della società – Credo che dirigenti sportivi come lui siano fondamentali per il calcio e per Nola. Abbiamo una programmazione importante e dobbiamo lavorare per far incastrare tutti gli eventi, ma la nostra meta è chiara. Stiamo sin da ora facendo un cammino importante ma ci sono delle cose che dobbiamo migliorare per crescere. Prima di tutto, il settore giovanile. Stiamo già lavorando per crearne uno di qualità da cui attingere per i nostri giovani calciatori da inserire anche nella rosa della prima squadra. Ringrazio chi fino ad ora ha gestito la Juniores ma per far crescere i nostri ragazzi abbiamo bisogno di una struttura all’interno della quale possano allenarsi con costanza e a stretto contatto con la prima squadra sotto la nostra osservazione. Poi, ovviamente, lo store ufficiale per il merchindising. L’obiettivo, sicuramente a lungo raggio, è quello di riportare il Nola al centro del tifo territoriale. Ricordo che negli anni Novanta il Nola era la squadra di tutto il territorio e non solo della città. Insomma, c’è tanto da fare ma abbiamo le idee chiare. Ci vorrà tempo ma abbiamo entusiasmo e le idee chiare”.