“Novemila lupi e un solo grido: vincere!”

“Novemila lupi e un solo grido: vincere!”

 Nella terra dove il vento si annida tra i monti e la passione scorre più veloce delle nuvole, l’Avellino si prepara a vivere un altro snodo di stagione con l’urgenza di chi sa che certe occasioni non tornano. Il Partenio-Lombardi, ancora una volta, sarà pieno in ogni ordine di posto. Novemila e ottanta cuori, nessuno escluso. Biglietti volatilizzati in pochi minuti: la città ha risposto, ancora una volta, presente.

Domenica alle 19:30 si gioca contro il Monopoli, terza forza del torneo, con addosso l’odore acre delle grandi vigilie. La gara sarà trasmessa in diretta su Sky Sport e in streaming su Now TV e Sky Go. Non è prevista al momento alcuna diretta in chiaro, ma in Irpinia si sa: nulla è mai davvero escluso.

In campo, però, non ci sarà Kikko Patierno, squalificato proprio ora che il suo nome pesa più di ogni altro. Due gol a Catania, terzo marcatore della storia biancoverde con 36 reti. Davanti a lui solo Biancolino (56) e Castaldo (70), ma nessuno con una media così feroce: 0,57 gol a partita. È il centravanti che ogni squadra vorrebbe: cinico, presente, decisivo. Il calcio, però, non aspetta e l’Avellino dovrà reinventarsi.

Mister Biancolino deve fare i conti anche con l’infortunio di Iannarilli, portiere esperto e affidabile, fermatosi per un problema muscolare. In preallarme Marson, già titolare in Coppa Italia. Sono da monitorare le condizioni di D’Ausilio, uscito malconcio dal “Massimino”, e quelle di Rocca, in via di recupero da una lesione muscolare. Le scelte non saranno banali, ma l’equilibrio di squadra dovrà restare integro.

Il Monopoli arriva senza il motorino Bulevardi, ancora alle prese con una caviglia malandata, e probabilmente senza Freddi Greco, vittima di un risentimento muscolare. Colombo pensa a un centrocampo più muscolare: ballottaggio tra Scipioni, talismano dei pugliesi, e il rientrante Calvano, assente dai titolari da oltre sei mesi.

Fuori dal campo, la passione dei tifosi si fa sentire forte. Il Comune sta valutando l’ipotesi di allestire un maxischermo per la partita dell’ultima giornata contro il Team Altamura il 26 aprile, ma nel frattempo, domenica 13 aprile, la sfida contro il Monopoli sarà vissuta allo stadio da chi avrà il privilegio di esserci e da chi, purtroppo, rimarrà fuori. Non mancano però le alternative. In città, numerosi pub e locali hanno deciso di trasmettere la partita, offrendo un angolo di Partenio-Lombardi anche a chi resterà fuori dallo stadio. Così, tra un brindisi e un coro, Avellino si prepara a vivere ancora una volta una domenica di grande calcio, unita dalla stessa passione che da sempre anima il cuore biancoverde.

Nel frattempo, i giovani danno prova di solidità: l’Under 17 biancoverde è già campione del Girone D, con tre giornate d’anticipo. Un segnale che il futuro ha radici, e l’Irpinia non vuole farsi trovare impreparata.

Avellino-Monopoli non è solo una partita: è una promessa da mantenere, un sogno da rincorrere con il fiatone e gli occhi pieni di fame. È il momento in cui il calcio, da sport, torna a essere fede. E ogni fede, si sa, ha bisogno della sua liturgia. Al Partenio-Lombardi, domenica, andrà in scena l’ennesima.

E mentre il cuore di Avellino batte forte, in curva Sud c’è sempre quella magia, quella spinta che non si esaurisce mai. Una passione senza pari, come una fiamma che non si spegne mai. La curva è il cuore pulsante della squadra, l’anima trascinante che spinge i lupi in ogni battaglia. È il punto dove l’amore per la maglia diventa incandescente, dove l’urlo del pubblico è l’eco di un sogno collettivo che non ha paura di spingersi oltre, sempre più in alto. La curva non è solo un luogo fisico, è una promessa di fedeltà eterna, un legame che si rinnova ad ogni partita. E lì, tra bandiere, cori e cuori battenti, si scrive la storia di questa città e di questa squadra, sempre pronta a lottare per qualcosa che è più grande di ogni risultato: la passione indomabile per l’Avellino.                                  (F.Piccolo)                                                                                                                                                                                                                                                                                “Novemila lupi e un solo grido: vincere!”