Pomigliano d’Arco. «La destra di oggi è solo l’espressione della più grande delle minoranze. Una minoranza che prova con il suo atteggiamento di egemonia ad appiattire tutto su se stessa e sulle sue contraddizioni». Parole che sono solo una delle tante sollecitazioni culturali e politiche che Nichi Vendola, Presidente di Sinistra Italiana, ha consegnato al RinascitaFest durante il dibattito di sabato pomeriggio al RinascitaFest intitolato “Una alternativa popolare e progressista per l’Italia”. «Il tentativo di egemonia culturale – continua Vendola – è nella proposta leghista di queste ore, quella che considero la più infame delle proposte: ridurre da 5 a 4 anni gli anni della scuola superiore. Perché alla fine che devono imparare? Soltanto ad essere lavoratori precari in questo mercato globale parcellizzato dove ti licenziano con una email. Il sapere non è quello che mi serve per essere a disposizione di Stellantis, dove devi essere solo il bullone dell’ingranaggio. Il sapere è il diritto di quello che sarà un operaio di recitare gli endecasillabi sciolti dei sepolcri di Foscolo! Il sapere è la liberazione del tempo». Con lui c’erano anche Carmela Auriemma, deputata del M5S, Andrea Fabozzi, direttore de Il Manifesto ed Enzo Amendola, deputato del Pd, già Ministro per gli affari Europei, ospiti del dibattito intitolato “Una alternativa popolare e progressista per l’Italia”.
«Siamo di fronte – ha spiegato Amendola nel suo intervento – non solo ad un problema di costruzione di un programma che dobbiamo firmare. Dobbiamo ricalibrare le identità, i valori e le lotte per le questioni sociali dentro un mondo che è complicato. Ci troviamo a mille giorni di guerra in Ucraina e un anno di drammatici massacri a Gaza e nel Mediterraneo. L’Europa, questo gigante che sembrava essere il centro di un equilibrio, si trova sconvolto da quello che è lo scenario che ha attorno a sé. Dobbiamo provare anche dall’Italia a costruire un nuovo equilibrio che ci permetta di risolvere i conflitti. Per questo non basta una semplice alleanza elettorale».
Concetti questi che sono stati ribaditi anche nella giornata di domenica, dedicata alla questione internazionale dove Souzan Fatayer, Docente universitaria e attivista palestinese, ha portato la sua testimonianza sul genocidio in atto ai danni del popolo palestinese: «Il popolo Palestinese in queste ore si sta estinguendo, com’è accaduto ai Pellerossa americani. Al dato delle migliaia di morti in continuo aggiornamento vorrei aggiungerne altri: al momento abbiamo circa 17mila bambini orfani di guerra e 11mila persone mutilate, che, in alcuni casi, hanno perso addirittura tutti gli arti. E non si parla solo della striscia di Gaza, ormai distrutta per l’80%, perché le violenze sono estese anche alla Cisgiordania, dove si moltiplicano vittime e atti di violenza ai danni del popolo palestinese che vede il proprio territorio diventare sempre più piccolo e discontinuo, in netto contrasto a qualsiasi forma di diritto internazionale».
Mettere insieme le tante forze che rappresentano oggi le minoranze è un concetto ribadito anche da Marco Tarquinio, Eurodeputato indipendente eletto con il Pd e già direttore di Avvenire: «Per costruire quello che a me piace chiamare “Campo della solidarietà” bisogna decidersi a immischiarsi, nelle questioni che riguardano tutti. Bisogna scegliere di partecipare e di metterci la faccia. Io ho scelto di mettere una casacca, anche se sono stato eletto con il Pd da indipendente, per stare sempre dalla parte dei più poveri, dei più deboli e delle vittime. L’attuale governo è fatto dal 27% del corpo elettorale complessivo e il 44% dei voti espressi. Quindi è anche quella una minoranza. Per la legge elettorale ha il 58% circa dei seggi: si comporta come se avesse i tre quarti del consenso elettorale».
Ha completato questo fine settimana del RinascitaFest il grande successo degli spettacoli musicali. Sul palco dell’ex stazione della Circumvesuviana si sono esibiti il Rjo Quintet, i Requiem+Anomalia, i Napoli Extracomunitaria e Tony Tammaro.
«Il RinascitaFest 2024 è già un grande successo che verrà ricordato nella nostra città – hanno commentato gli organizzatori – e manca ancora un’altra settimana di dibattiti ed eventi. Invitiamo tutti a consultare il programma, pubblicato sulle nostre pagine social, ed a partecipare numerosi. Siamo sicuri che in ogni partecipante resterà un ricordo indelebile».