A due mesi dalla chiusura delle linee Napoli-Baiano e Napoli-San Giorgio della Circumvesuviana, migliaia di pendolari continuano a vivere nell’incertezza più totale. Manca meno di un mese alla prevista riapertura delle tratte, fissata per l’11 settembre, ma nonostante le ripetute richieste di chiarimenti e trasparenza da parte dei comitati civici e dei rappresentanti dei pendolari, dall’EAV (Ente Autonomo Volturno) non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale sullo stato dei lavori.
**Silenzio e Mancanza di Trasparenza**
Il Comitato Civico *E(A)VITIAMOLO* di Sperone aveva avanzato una richiesta formale per ottenere informazioni dettagliate su ciò che è stato fatto durante questo periodo di chiusura. Tuttavia, fino ad oggi, nessun dato è stato reso pubblico: non si conoscono le cifre spese, i contratti di affidamento né il reale stato di avanzamento dei lavori. Le uniche informazioni disponibili sono quelle osservate direttamente dai pendolari, che hanno notato alcuni interventi superficiali, come il taglio delle siepi a Sperone e Casalnuovo. Tuttavia, a Casalnuovo, gli alberi di alto fusto pericolosi per la linea aerea non sono stati abbattuti, e le sterpaglie tagliate sono state lasciate ai lati dei binari, aumentando il rischio per la sicurezza ferroviaria.
**Incertezza per il Futuro**
Dal 1° luglio, data di chiusura delle linee Napoli-Baiano e Napoli-San Giorgio, si è registrata anche una riduzione delle corse sulla linea Sarno. Ora, con l’avvicinarsi dell’inizio delle scuole e del rientro dalle ferie, i pendolari si chiedono quale sarà l’effettiva offerta di servizio a partire dall’11 settembre. La situazione è resa ancora più critica dalle voci di un possibile slittamento della riapertura delle linee, che potrebbe addirittura essere posticipata di un giorno, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’EAV.
**Richieste dei Pendolari**
I comitati dei pendolari chiedono con urgenza che l’EAV renda pubblico un resoconto dettagliato dei lavori effettuati sulle linee Napoli-Baiano e Napoli-San Giorgio. Inoltre, chiedono trasparenza sul numero di ETR (Elettrotreni) disponibili, sul personale viaggiante in servizio e su quello necessario per garantire una copertura adeguata delle turnazioni. Durante l’estate, nonostante la chiusura delle due linee e la riduzione delle corse, si sono verificate numerose soppressioni di treni, spesso per mancanza di materiale rotabile o personale, e in alcuni casi per motivi tecnici non meglio specificati.
**Conclusioni**
La situazione attuale rappresenta un vero e proprio incubo per i pendolari vesuviani, che si trovano a dover fare i conti con un servizio sempre più inaffidabile e una gestione che sembra ignorare le necessità dei cittadini. Senza una comunicazione chiara e trasparente, cresce il malcontento e la sfiducia nei confronti delle istituzioni responsabili del trasporto pubblico. I comitati pendolari chiedono un intervento immediato e risposte concrete, per evitare che la riapertura delle linee si trasformi in un nuovo capitolo di disagi e disservizi.