Ieri sera ho letto il comunicato stampa della Presidente Frungillo nel quale si comunicava la candidatura del dott. Modestino Iandoli Maria alla carica di Sindaco e sono restato sorpreso non per il nome e la figura di Modestino ma perché sentendo telefonicamente subito dopo altri iscritti di Avellino al Partito, tra cui l’Avv. Giovanni D’Ercole, ultimo consigliere comunale eletto dalla destra irpina in consiglio comunale ad Avellino nonché più votato tra i candidati Irpini alle regionali del 2020, e il Commissario del Circolo cittadino Vincenzo Quintarelli, ho saputo che nessuno dei due era stato interpellato o coinvolto nelle discussioni.
Che dire, sebbene nulla abbia da eccepire su Modestino sulla sua storia politica e sulla persona, sebbene il suo nome sia stato fatto insieme ad altri quali Ettore De Conciliis, Giovanni D’Ercole ed Edoardo Fiore (gli ultimi due proposti da me) in occasione della riunione del coordinamento provinciale del 10 aprile, ritengo che certe scelte apicali vadano condivise in primis con coloro che, piaccia o non piaccia rappresentano la base i militanti storici di FdI della città di Avellino, soprattutto quelli che fino ad oggi si sono misurati con le preferenze.
Inoltre, a memoria, in quel direttivo non fu deciso alcunché sul nome del Candidato Sindaco ma fu solo deciso e votato a maggioranza che FdI dovesse preferire la competizione identitaria piuttosto che quella in coalizioni anche civiche.
Lo statuto fdi all’articolo 18 stabilisce che il coordinamento provinciale propone (una proposta si costruisce solo insieme agli iscritti del territorio) al coordinamento regionale la lista e la candidatura a Sindaco della città capoluogo.
Concludo augurando il meglio a chiunque sarà il candidato di FdI al quale non mancherà mai il mio supporto, auspicando maggiore condivisione delle decisioni con la base e l’unità del centro destra e uso le parole dell’onorevole Rotondi “L’unità del centrodestra è un valore non negoziabile.”
Mainolfi dirigente provinciale FdI