Metti una domenica mattina all’Archivio di Stato di Avellino, dove, l’8 ottobre 2023, è stato presentato il libro di Lucia Gangale, “Mia cara dolce Irpinia”, di recente pubblicazione.
L’evento è stato inserito all’interno dell’appuntamento annuale “Domeniche di carta”, in cui le Biblioteche e gli Archivi del Ministero della Cultura aprono straordinariamente per una giornata speciale e gratuita di visite guidate, presentazioni di libri, concerti e incontri.
L’evento, che si è svolto nella bellissima sala conferenze al piano terra della storica struttura, è stato introdotto con eleganza e professionalità dalla dott.ssa Marianna Cicoira, che ha portato i saluti della direttrice dell’Archivio, dott.ssa Maria Amicarelli, assente per motivi professionali.
«Siamo oltremodo lieti e onorati stamane di poter ospitare presso la nostra struttura una scrittice» – ha detto Cicoira, rivolgendo parole di elogio all’autrice e soffermandosi sull’iniziativa in corso presso l’Archivio, e cioè la mostra “Fiere in Vita. La tradizione fieristica in Irpinia”, che offre uno spaccato molto interessante delle tradizioni e dei commerci che, fin dall’antichità, si svolgevano in questa parte dell’entroterra campano. Ella ha anche rimarcato il valore degli Archivi come luoghi di studio e di ricerca, nonché come luoghi che offrono momenti di cultura e di sapere come quello della mattinata in corso.
La direttrice del quindicinale Realtà Sannita, prof.ssa Maria Gabriella Fuccio, ha evidenziato i punti nodali del libro di Gangale (paesaggi, tradizioni, culinarie, persone, cinema, poesia), rimarcando l’amore per la scrittura e per la ricerca che da sempre anima la vita dell’autrice. Ha detto che il libro, che è chiaramente un viaggio emozionale in Irpinia, permette al lettore di immergersi per davvero all’interno della storia e dell’atmosfera di ogni paese visitato (in tutto sono 25 percorsi) e di godere appieno di quello che offre, anche osservando molto la gente che anima la sua narrazione, grazie anche ad uno stile di scrittura particolarmente gradevole e fluido.
Lucia Gangale, ha poi parlato del suo antico rapporto di amicizia con la terra irpina, luogo dell’anima che le ha sempre ispirato una incontenibile passione letteraria che ha riversato alla fine in questo lavoro, come in moltissimi suoi lavori fotografici che è possibile reperire su Internet. Ella ha tracciato brevemente un quadro della vita irpina, parlando di temi quali la caratteristica di alcuni paesaggi, i prodotti tipici, le storie di impresa, il senso dell’accoglienza, la consolidata realtà delle associazioni locali, le figure di alcuni santi, il gusto del cinema in Irpinia. Ella ha precisato di non volere offrire un’immagine edulcorata dell’Irpinia, una terra che sconta anche atavici ritardi e secolari ingiustizie, ma una immagine realistica, che proprio nel contrasto tra le sue bellezze e le sue lacerazioni raddoppia l’incanto di una terra dall’identità molto forte.
La presentazione è stata impreziosita dalla magistrale lettura di alcune poesie di irpini contenute nella terza e ultima parte del libro, fatta dalla professoressa Maria Rosaria Marotti, anch’ella sannita, ma con un passato professionale che l’ha portata per quindici anni in Irpinia, una terra di cui, come lei stessa ha dichiarato al pubblico, ha un meraviglioso e grato ricordo, soprattutto in termini di accoglienza.
Al termine di questo interessante incontro, gli intervenuti hanno potuto ammirare la mostra dedicata alle fiere irpine. Un percorso affascinante illustrato con garbo e competenza da Marianna Cicoira.
Gangale, dal canto suo, ha ringraziato la dott.ssa Cicoira per l’estrema cura dell’evento, nonché tutto lo staff dell’Archivio di Stato di Avellino per la collaborazione.