
La macchina elettorale del centrodestra si rimette in moto in vista delle Regionali 2025. Anche se la data ufficiale del voto non è ancora stata fissata, i vertici della coalizione sono pronti a confrontarsi già nei prossimi giorni. A Roma, infatti, potrebbe tenersi un primo vertice tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani per iniziare a definire i nomi dei candidati alla presidenza delle Regioni che a fine anno andranno al rinnovo.
L’attesa era legata alla recente pronuncia della Corte Costituzionale, che ha chiarito alcuni nodi giuridici cruciali, in particolare per Campania e Veneto. Ora, con la sentenza arrivata, non ci sono più ostacoli formali e il centrodestra può procedere nella costruzione delle proprie strategie regionali.
Le prime indiscrezioni che circolano da Roma delineano un possibile schema di ripartizione tra le principali forze della coalizione: la Lega dovrebbe mantenere il controllo sul Veneto, Forza Italia punterebbe alla Puglia, mentre Fratelli d’Italia potrebbe esprimere i candidati per Campania, Toscana e Marche. In quest’ultima Regione, tra l’altro, il presidente uscente è proprio Francesco Acquaroli, esponente di FdI, che punta al bis.
In Campania, l’attenzione è tutta sul nome di Edmondo Cirielli. L’attuale vice ministro degli Esteri, uomo di fiducia di Giorgia Meloni e figura di spicco di Fratelli d’Italia, viene indicato con sempre maggiore insistenza come il candidato in pole position per guidare la sfida nel territorio campano. Una candidatura che, se confermata, punterebbe a capitalizzare la forza del partito della premier e a costruire un’alternativa credibile e compatta al centrosinistra.
Il centrodestra, quindi, si prepara a giocare una partita importante, cercando di confermare le Regioni già amministrate e di conquistare nuovi territori. Il confronto tra i leader servirà a trovare l’equilibrio tra le diverse anime della coalizione e a presentarsi uniti all’appuntamento elettorale, con candidature forti e territori ben presidiati.
Nel frattempo, i territori aspettano indicazioni. In Campania, dove il presidente Vincenzo De Luca è giunto al termine del secondo mandato, il quadro è in evoluzione e la sfida appare apertissima. Saranno i prossimi giorni, con ogni probabilità, a definire le prime scelte strategiche per una campagna elettorale che si annuncia lunga e combattuta.