
In vista delle elezioni regionali in Campania del 2025, l’area centrista della politica campana resta per ora in posizione di attesa, evitando di sbilanciarsi. Una prudenza dettata non solo dall’incertezza sui candidati alla Presidenza, ma anche dalla necessità di comprendere meglio la configurazione delle coalizioni che prenderanno forma nei prossimi mesi.
A occupare questo spazio politico sono formazioni e figure di rilievo: dal Movimento Noi di Centro di Clemente Mastella, particolarmente radicato nel Sannio, ad Azione di Carlo Calenda, passando per un nutrito gruppo di amministratori locali che si richiamano all’eredità politica di Ciriaco De Mita. Un’area che, secondo le stime, potrebbe valere ben oltre il 5-6% dei consensi, una percentuale destinata a diventare strategica in uno scenario polarizzato tra due soli grandi schieramenti.
Pur mostrando un’iniziale disponibilità verso un’alleanza di centrosinistra, il centro non nasconde le proprie perplessità. Particolarmente divisiva appare l’ipotesi di una candidatura espressa dal Movimento 5 Stelle, con il nome dell’ex presidente della Camera Roberto Fico che suscita freddezze e distinguo sia tra le fila di Mastella che in Azione. Il timore di un’egemonia pentastellata nel centrosinistra induce i centristi a procedere con estrema cautela.
La partita è ancora tutta aperta. I tempi per ufficializzare candidature e alleanze sono lunghi e le trattative si preannunciano complesse. Il centro sa di poter giocare un ruolo da ago della bilancia e, proprio per questo, punta a mantenere un margine di autonomia che gli consenta di incidere realmente sui futuri equilibri politici.
Nel frattempo, i territori – soprattutto quelli interni della Campania – osservano e attendono. Qui il radicamento degli amministratori di scuola “demitiana” resta forte, e il loro orientamento potrebbe rivelarsi decisivo nel determinare gli assetti finali. La corsa alla guida della Regione Campania è appena cominciata, ma il centro ha già scelto la sua strategia: osservare, negoziare e, al momento opportuno, scendere in campo da protagonista.