“Dopo cinque anni di un’amministrazione inconcludente, per tanti versi dannosa, la Regione Campania ha urgente bisogno di una guida che sia capace di condurla lungo il doppio binario della crescita e dell’attenzione alle fasce sociali più deboli. Stefano Caldoro è l’unico esponente del Centrodestra che abbia le caratteristiche per assicurare alla Campania un quinquennio di concretezza, di utilizzo virtuoso delle risorse comunitarie, di attenzione al sociale e di servizi efficienti ai cittadini.” Lo afferma Emilio Sarno, segretario provinciale di Alleanza di Centro di Avellino.
“A differenza del suo avversario, – osserva Sarno – Stefano Caldoro ha dato prova di interesse genuino per la Campania: è rimasto in Consiglio a rappresentare chi gli aveva espresso fiducia, nonostante gli sia stata offerta la possibilità di tornare in Parlamento. La sua è stata un’opposizione che, per quanto incalzante, è rimasta sempre nell’alveo della correttezza, orientata ad evidenziare – dati alla mano – le carenze e le contraddizioni dell’attuale governo regionale. E che la Campania abbia fatto molti passi indietro, su diversi settori, non è una considerazione di parte, ma la inoppugnabile realtà dei numeri, delle rilevazioni e delle classifiche ufficiali.”
“Anche in Irpinia – prosegue il segretario di Adc – la candidatura di Caldoro trova il consenso non solo dei partiti, ma soprattutto degli amministratori che ne hanno apprezzato competenza e concretezza. Ancora oggi, infatti, si registrano i benefici innescati con l’accelerazione della spesa dei fondi comunitari. Un meccanismo virtuoso, voluto dall’allora governatore, che ha favorito crescita e nuova occupazione in particolare nelle aree interne.”
“Alleanza di Centro per la Campania, pertanto, è impegnata a sostenere la candidatura di Caldoro e presenterà in ogni provincia liste di alto profilo. Anche in Irpinia – conclude Sarno – allestiremo una compagine che saprà rappresentare le istanze delle aree interne per battersi contro lo spopolamento e per dare ai tanti giovani oggi costretti ad emigrare la possibilità di un futuro nella loro terra.”