Oggi abbiamo voluto intervistare un nastro nascente del cinema italiano, un regista, già apprezzato come attore, si chiama Simone Raus, ha 31 anni e si è diplomato in regia alla scuola internazionale di Cinema e Televisione: la Nuct, che si trova a Cinecitta’ a Roma. Come è nata la passione per il Cinema? Da piccolo ero una peste e per farmi stare buono mia nonna Alma mi compro’ un videoregistratore e tante VHS, prima cartoni classici di Walt Disney, poi i grandi film degli anni 80-90 di diverso genere, ma soprattutto gli horror, ma quelli di quei tempi erano davvero dei film cult! Anche quelli di serie B a low-budget. Cosi’ mi feci una cultura e la cosa funziono’ perchè stavo buono, buono a vedere la tv e non avevo paura di nulla, mi perdevo nel video e ne ero trasportato e mi commuovevo anche. Ci penso’ poi mia madre a farmi conoscere altri autori di genere da Dario Argento con Profondo Rosso e Pasolini, Visconti e cosi’ via. Studi fatti? Mi sono diplomato al liceo scientifico nel 2003, poi feci un corso in giornalismo sportivo da pubblicista per un paio di anni e poi ho preso il diploma biennale in regia alla Nuct di Cinecitta’. Quali le opere gia’ fatte? Ho scritto un paio di sceneggiature per film che vorrei un giorno girare. Ho partecipato al film pluripremiato e premio Oscar ”La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino. Ho fatto una ventina di corti di diverso genere che si possono trovare sia su you tube che sulla mia pagina di FB Simone Raus. Li ho fatti tutti a low-budget e con la mia inventiva e quello che avevo a disposizione (molto poco). Ho realizzato un paio di videoclip, con i titoli uguali ai testi delle canzoni ”Sentimento” e ”Amami”, realizzati per Valerio Scanu, il cantante che vinse Amici e il Festival di Sanremo. Il videoclip ”Sentimento” fu preso dalla produzione per accompagnare Valerio nel suo tour acustico estivo. Il corto di genere tipo videoclip ”Cult of the dead” stupi’ non solo il giornalista Francesco Alo’, ma anche il grande regista di ”Drive” e ”Solo Dio Perdona” ovvero Nicolas W. Refn. Il corto ”Il senso di colpa di Dante”, molto divertente, porto’ Carlo Verdone a congratularsi con me non solo per aver fatto cosi’ tante imitazioni dei suoi personaggi, ma anche per l’idea e per il fatto che è difficilissimo accostarsi al suo modo di fare cinema. Il documentario-corto sul cantante Bon-Jovi per il quale si complimento’ il regista Alessandro Paris del film documentario su Vasco Rossi ”Questa storia qua”. Un corto ”I fiori dell’inganno” definito interessante dal produttore di Filmauro Luigi De Laurentiis. E infine ”Slenderman”, proiettato il 30 luglio a Cinecitta’, fiaba nera come corto horror soprannaturale drammatico. Di cosa tratta il suo corto? Il corto è una fiaba nera, un horror paranormale visionario e a sfondo drammatico. Affronta molti temi: la vendetta, la piromania, il sentimento dei genitori per i figli, l’infanzia, il gioco, l’inseguimento, la fratellanza, la cattiveria umana, la lotta per cio’ che si vuole, la regia, la morte, ed è pieno di allegorie. Inoltre ha 2 citazioni poichè è dedicato a Lucio Fulci. Una è la scena dell’occhio ”inforchettato che cita il film Zombi 2, e poi le lumache che richiamano il Film Aenigma. Il corto è improntato a favore del Cinema indipendente e soprattutto di genere non a caso la dedica e la provocazione fatta con la soggettiva del protagonista, che diventa quindi del pubblico che sembra ricevere la forchetta negli occhi come capitera’ nell’incubo del protagonista sotto l’effetto della telepatia di Slenderman. Slenderman è una creatura ascesa dagli inferi. Una creatura ambigua, alta piu’ di 2 metri, snella e con mani bianche diaboliche con dita lunghe e affusolate e unghie affilate e lunghe di colore nero, ha un viso privo di espressione tutto bianco e veste in abito nero con camicia bianca e cravatta rossa. Ha diversi poteri soprannaturali, si puo’ teletrasportare, ha potere telepatici, puo’ trasformarsi e inoltre puo’ ipnotizzare usando i suoi tentacoli neri che si snodano dalla schiena. Un tempo era un uomo come tutti noi, era un avvocato che facendo il suo lavoro condanno’ un piromane, che si vendico’ non appena usci di galera, andando a bruciare l’asilo di suo figlio. L’avvocato viene avvisato della tragedia e si reca sul posto, ma non trovando suo figlio unica vittima dell’incendio, ando’ a cercarlo nei boschi, sperando che si fosse salvato, ma anche lui scomparve….e riapparve come Slenderman pronto a vendicarsi di tutti gli umani, rapendo persone e cercando suo figlio tra tutti i bambini che incontra e rapisce portandoli con se’ in altre dimensioni. Sara’ in vendita? Non è in vendita. Il corto l’ho realizzato per diplomarmi e per biglietto da visita a produzioni future. Quali sono i progetti futuri? Oltre a continuare il progetto per ”Slenderman” per farlo diventare film o una serie tv o web series, voglio fare esperienza e continuare a perfezionarmi sulla mia professione su diversi set e potermi affermare con un film mio come regista. Voglio il Cinema, ma non escludo altri tipi di progetti, poichè amo anche i videoclip e i documentari, ma il Cinema si sa, è il Cinema! (Lucia Carullo)