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Il silenzio delle istituzioni locali, dal Comune di Avellino all’ASL, fino alla Regione Campania, è assordante e inaccettabile di fronte alla vicenda del Centro Autistico di Contrada Valle ad Avellino. Un silenzio che non solo urla la loro indifferenza, ma che è anche il simbolo di una totale e vergognosa mancanza di responsabilità nei confronti delle famiglie e delle persone che affrontano quotidianamente lo spettro dell’autismo.
Le parole del già Sindaco di Sperone, il Dott. Salvatore Alaia, sono un grido di disperazione che denuncia una realtà che sembra passare inosservata a chi ha il dovere di tutelare i più vulnerabili. Il Centro Autistico di Contrada Valle, un progetto fondamentale per molte famiglie, è da troppo tempo fermo al palo, senza alcuna risposta concreta, senza le risorse necessarie, senza l’attenzione che merita. Questo ritardo non è solo una negligenza amministrativa, ma una mancanza di umanità che fa rabbrividire.
La vicenda sta diventando una vergogna che rappresenta il fallimento di tutte le istituzioni coinvolte. Il Comune di Avellino, l’ASL e la Regione Campania, invece di lavorare insieme per risolvere una problematica così delicata, continuano a voltarsi dall’altra parte, come se il futuro dei bambini e delle famiglie coinvolte non fosse loro responsabilità. E non possiamo non menzionare il Prefetto di Avellino, la cui silenziosa inerzia di fronte a questa ingiustizia sembra confermare l’apatia delle istituzioni di fronte ai diritti delle persone con disabilità.
Ogni giorno che passa, le speranze di chi vive con l’autismo vengono schiacciate dall’indifferenza burocratica. Le famiglie che potrebbero trovare nel Centro Autistico un punto di riferimento, un aiuto concreto, sono lasciate nell’incertezza, a lottare da sole. Le istituzioni, che dovrebbero essere il faro di giustizia e tutela, si sono trasformate in un’ombra lontana, incapace di accogliere le richieste di chi ha bisogno di risposte immediate.
Non si tratta solo di una questione amministrativa, ma di una questione di dignità umana. L’autismo non è solo una diagnosi, è una realtà che influisce su tutte le sfere della vita di chi ne è colpito e delle sue famiglie. Le istituzioni non possono continuare a ignorare questa realtà. Non possiamo più permettere che il silenzio burocratico condanni centinaia di persone a vivere in un limbo senza speranza.
Il Dott. Alaia, con il suo impegno, ha riportato all’attenzione una questione che non può più essere rimandata. La politica deve rispondere, deve dimostrare che esiste una volontà di agire, di intervenire concretamente. Ogni giorno che passa senza una risposta è un giorno rubato al diritto di questi bambini e delle loro famiglie di vivere una vita migliore.
È tempo che il Comune di Avellino, l’ASL, la Regione Campania e il Prefetto si sveglino da questo sonno burocratico e prendano finalmente una posizione chiara, concreta e urgente. La vicenda del Centro Autistico di Contrada Valle non può diventare una ferita che rimarrà aperta per sempre. Ogni ritardo è una colpa che grava sulle spalle di chi ha il dovere di fare la differenza.