a cura di don Riccardo Pecchia
Oggi 31 maggio la chiesa celebra la Visitazione della Beata Vergine Maria, è una festa liturgica della Chiesa cattolica che cade dopo la solennità dell’Annunciazione a Maria, la festa ricorda la visita che Maria Vergine fece alla sua parente Elisabetta dopo avere ricevuto l’annuncio (Annunciazione), Dio per mezzo dell’arcangelo Gabriele chiedeva la disponibilità di Maria a diventata madre di Gesù per opera dello Spirito Santo; la festa della «Visitazione» è stata celebrata dall’Ordine Francescano fin dal 1263, papa Urbano VI ad estendere la festa a tutta la Chiesa latina nel 1389, mentre papa Bonifacio IX la introdusse nel calendario universale della Chiesa e Clemente VIII (1608) compose i testi liturgici dell’officiatura precedente l’ultima riforma, questa festa tradizionalmente veniva celebrata il 2 luglio, è stata anticipata dal nuovo calendario per armonizzarla con la memoria degli avvenimenti del Vangelo lungo l’anno liturgico, ponendola tra l’Annunciazione del Signore il 25 marzo e la nascita di Giovanni Battista il 24 giugno.
31 maggio: Santa Petronilla, martire di Galilea, identificata dalla tradizione con la figlia di Pietro apostolo, anche se non vi sono prove o testimonianze che confermino questo fatto, come molti santi dei primi tempi della Chiesa, poco o nulla si conosce di questa persona, le sole informazioni sicure, riguardanti il suo nome e il fatto che fosse una martire, sono scritte su di un affresco del IV secolo nella Basilica sotterranea della catacomba di Domitilla a Roma, questo affresco, è il più antico affresco della cristianità (Petronella Mart), è invocata contro la febbre.
31 maggio: Santa Camilla Battista da Varano, nobile di Camerino, a nove anni dopo aver ascoltato una predica sulla Passione del francescano Domenico da Leonessa, si propone ogni venerdì di “buttare una lacrimuccia sola per memoria de quella”, diciottenne pensò di ritirarsi a vita religiosa, ma in lei si accese una lotta, perché si sentiva attratta anche dalla vita mondana, ma vinte le tentazioni, decise per il chiostro, ma il padre negò l’assenso, Camilla si ammalò per sette, non accettando osteggiata in ogni modo, passarono due anni, ricevendo anche visioni celestiali, a ventitré anni superando l’opposizione del padre, entrò nel monastero di Santa Chiara di Urbino, il padre, per poter riavere vicino la figlia, fece in modo che si fondasse un monastero di clarisse in Camerino, suor Battista tornò a Camerino assieme ad altre sorelle portando sulle spalle una croce di legno tuttora custodita nella cripta del monastero, qui fu più volte abbadessa, ebbe singolari esperienze mistiche, delle quali troviamo tracce nei suoi numerosi scritti, che rivelano il suo ardente amore per Cristo crocifisso.