SCAFATI. A rischio il cantiere del Polo scolastico: la denuncia di Fratelli d’Italia. Santocchio chiede garanzie all’assessore Di Palma

SCAFATI. A rischio il cantiere del Polo scolastico: la denuncia di Fratelli dItalia. Santocchio chiede garanzie allassessore Di Palma

Cresce l’allarme per il futuro del Polo scolastico di Scafati, a seguito delle recenti notizie emerse da una riunione tecnica del 4 settembre scorso. Le criticità segnalate durante l’incontro sollevano dubbi sulla possibilità di portare a termine i lavori entro la scadenza prevista di fine 2024, alimentando preoccupazioni tra i cittadini e i rappresentanti politici locali.

Mario Santocchio, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Scafati, ha manifestato forte preoccupazione per la situazione e ha rivolto un appello all’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Di Palma, affinché chiarisca lo stato reale dell’opera. Secondo quanto emerso, l’impresa incaricata potrebbe aver lasciato il cantiere, e si parla di una richiesta di variazione del quadro economico per ulteriori 2,5 milioni di euro. Di fronte a queste notizie, Santocchio chiede risposte precise.

“Siamo molto preoccupati dalle informazioni che circolano in merito ai lavori del Polo Scolastico,” afferma Santocchio. “Ci risulta che l’impresa abbia abbandonato il cantiere e che stia chiedendo una significativa revisione economica. Inoltre, sembra sempre più difficile che il termine previsto del 31 dicembre 2024 venga rispettato. È fondamentale che l’assessore Di Palma chiarisca la situazione e spieghi ai cittadini se queste notizie corrispondano al vero”.

Il Polo scolastico, già al centro di un fallimento nel 2017 durante il mandato dell’attuale sindaco, è stato successivamente rifinanziato e rilanciato dalla precedente amministrazione, che ha curato l’accordo di programma e dato il via ai lavori. “La precedente amministrazione comunale ha rifinanziato l’opera e avviato il cantiere, e ora ci troviamo nuovamente a rischio di non rispettare i tempi. Vogliamo sapere esattamente qual è lo stato dell’opera e quali sono le reali possibilità di portarla a termine entro la data stabilita”, conclude Santocchio.