Una notizia passata quasi inosservata, sottovoce, in silenzio, che invece ha bisogno di essere, quanto più possibile, diffusa, data l’importanza che ricopre. Brevemente, Clarbruno Vedruccio, laureato in fisica e in ingegneria elettronica negli Stati Uniti, già collaboratore dell’Istituto di fisica dell’atmosfera del Cnr a Bologna e docente di metodologia della ricerca all’Università di Urbino, è l’inventore del Bioscanner, un apparecchio che sembra in grado di individuare i tumori in modo rapido e indolore. Un’invenzione tutta italiana, che però da 4 anni è scomparsa nel niente. Proprio così uno strumento rivoluzionario, poco ingombrante, portatile, che si può usare ovunque e che non necessita di mezzi di contrasto radioattivi, lastre fotografiche o altro materiale di consumo. Un’apparecchiatura dal costo di 50.000 euro, contro i 3-4 milioni di euro di una macchina per la risonanza magnetica, i 2 milioni di una Pet e il milione e mezzo di una Tac. Il Bioscanner, nome commerciale Trimprob, è formato da un tubo lungo 30 centimetri che permette di scoprire i tumori non appena cominciano a formarsi. Una sonda elettromagnetica che vede qualsiasi infiammazione dei tessuti. Un esame che dura appena 2-3 minuti, non è invasivo, non provoca dolore o disagi al paziente, e fornisce immediatamente la risposta. Un test innocuo, ripetibile all’infinito e senza togliersi i vestiti, che ha una precisione diagnostica come minimo del 70% ma, se eseguito da mani esperte, può arrivare anche al 100% di attendibilità. Ma allora, perché non lo troviamo in tutti gli ospedali? In realtà il Ministero della Salute lo ha inserito nel repertorio dei dispositivi medici del Servizio sanitario nazionale, il professor Umberto Veronesi lo ha sperimentato nel suo Istituto europeo di oncologia di Milano e ne ha decantato la validità ed è stato utilizzato per diagnosi effettuati a pazienti illustri quali Beppe Grillo. Difatti anche quest’ultimo si è chiesto come mai non si sia diffuso oggi nel mercato. In Campania infatti solo due ospedali dispongono del moderno macchinario, a Benevento nella “Nuova Clinica S.Rita Benevento” ( Viale Mellusi, 103, Tel 0824.311475, fax 0824.311489 medico referente dr. Giuseppe Sepe, indirizzo mail per prenotazioni giuseppesepe44@libero.it ) e a Maddaloni (Caserta) nella Clinica San Michele (Tel: 082.3208111, medico referente dr. Giuseppe Sepe, indirizzo mail per prenotazioni giuseppesepe44@libero.it ), fonte Retenews24.