Nel corso di una seduta al Senato, l’Aula ha respinto l’emendamento che proponeva l’introduzione del terzo mandato per i presidenti di Regione. La proposta, presentata dalla Lega e ripresa da Italia viva, ha visto una maggioranza divisa, con solo il voto favorevole della Lega.
L’emendamento, identico a quello presentato da Italia viva, è stato bocciato nonostante gli sforzi del Carroccio e del partito di Renzi per includerlo nel ddl di conversione del decreto elezioni.
Il relatore del ddl, Alberto Balboni (FdI), ha espresso un parere contrario alla proposta, mentre il governo, rappresentato dalla sottosegretaria al ministero dell’Interno Wanda Ferro, ha lasciato la decisione all’aula.
Il voto ha visto 26 senatori a favore della modifica, mentre ben 112 si sono espressi contrari. Tre senatori hanno scelto l’astensione.
Questa decisione del Senato rappresenta un chiaro segnale della divisione all’interno della maggioranza su questo tema. Mentre la Lega ha sostenuto con forza l’introduzione del terzo mandato per i presidenti di Regione, altri partiti hanno espresso contrarietà a questa proposta.
Si tratta di un argomento delicato che riguarda il funzionamento delle istituzioni regionali e il limite dei mandati per i governatori. La discussione su questo tema è destinata a continuare, anche alla luce del voto odierno al Senato.