Costituire un Comitato politico in questo tempo di aridità di valori e di ideali è oggettivamente un impegno. Un impegno civile innanzitutto. La valigia degli arnesi che la politica ha “ utilizzato” nel secolo scorso è da considerarsi oramai solo un ricordo sbiadito . Così questo tempo “nuovo” tanto invocato spesso ci impone categorie che rendono il cittadino spettatore di mutamenti epocali. Bisogna uscire dal tunnel populista che uno vale uno e poi le decisioni sono in “luoghi altri e indefiniti”. Senza la capacità di moltiplicare luoghi di discussione e di confronto la democrazia rischia di divenire arida e più povera; la democrazia ha bisogno di chi governa e di controlla, ha bisogno di ricordare ogni giorno che nessuno è al di sopra della legge. Ecco perché non bisogna rassegnarsi a questo clima perenne di rancore e di paure. Serve coraggio e passione, serve difendere le proprie idee, serve diventare partigiani della democrazia. Serve non restare in silenzio, serve coltivare il campo della partecipazione e dei luoghi, serve raccontare ideali, serve raccontare che in questo tempo così arido abbiamo ancora bisogno di una VISIONE. Una visione di società. Non servono guardiani dell’ orticello, serve ancora una volta una rivoluzione culturale fatta di sentinelle che a mani nude trovino ancora la passione per ribellarsi a chi vuole tenere questo paese ostaggio di una eterna contrapposizione: la paura contro la speranza. Io sono per la speranza, sono per costruire luoghi , sono per non inseguire il vento . Quanti in questi mesi mi “ consigliavano “-ancora nel PD? “ Non vedi – mi dicevano – che ormai è morto ! Certo che si fa fatica in questo clima di rancore e di paure a difendere idee che non sono di “moda”. Il vento soffia verso altri orizzonti: cacciare l’altro, espellere l’umanità. In questo tempo così arido ce la faremo se ognuno sarà capace di difendere le proprie idee . Chi non difende le proprie idee e rincorre la moda del momento sarà sempre come “canne al vento” . Tante le responsabilità del mio credo ideale , tante, ma questo non significa che non si possa ricominciare per un Nuovo inizio . Conosco da anni Nicola Zingaretti e penso che possa essere “la migliore speranza” per questo paese e per un movimento democratico che ha bisogno di far riscoprire ai tanti delusi, la bellezza della militanza e della passione civile! Questo è il tempo di ascoltare le tante paure e i tanti bisogni del nostro “vicino”, riscoprendo la fatica di uno sguardo, perché in fondo la politica è servire l’altro sapendo bene che la traversata nel deserto sarà lunga e faticosa. Ma vale la pena provarci per rigenerare un partito che ha bisogno di inclusione e umanità, di classi dirigenti e territori.
Franco Vittoria – Comitato per Nicola Zingaretti
