Si terrà venerdì 23 febbraio alle ore 18 il Consiglio Comunale di Pomigliano d’Arco in seduta monotematica sul caso “Stellantis”. È quanto è stato deciso oggi nel corso dell’incontro convocato dall’amministrazione comunale locale oggi in Municipio, nell’Aula Consiliare, ed a cui hanno preso parte i sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, gli assessori della Giunta comunale targata Raffaele Russo, il Presidente del Consiglio Comunale, Maurizio Caiazzo e diversi consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione. «Siamo qui – ha spiegato il presidente del Consiglio Comunale, Maurizio Caiazzo – tutti insieme per preparare la seduta monotematica del Consiglio Comunale ed allo stesso tempo gettare le basi per un proficuo rapporto di collaborazione con i sindacati a difesa dei lavoratori dello stabilimento di Stellantis e del suo indotto». Presente l’Assessore al Lavoro del Comune, Marianna Manna che ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione comunale a tutelare fino in fondo i diritti dei lavoratori del territorio ed in particolare di Stellantis. «Questa è una prima tappa, la seconda sarà il Consiglio Comunale del 23 – ribadisce Marianna Manna – gettiamo insieme le basi per essere a fianco dei lavoratori e fare che sia a livello governativo che aziendale trovino una rapida soluzione». «Siamo fortemente preoccupati per l’impatto che le minacce di Tavares potrebbero avere sul territorio – conclude l’Assessore al Lavoro – e per questo come amministrazione comunale faremo tutte le iniziative ed azioni possibili a supporto dello sviluppo industriale della fabbrica automobilistica, ma anche del suo indotto». I sindacati hanno salutato positivamente l’impegno dell’ente comunale. «Apprezziamo la disponibilità dell’amministrazione comunale della città di Pomigliano – dichiara Biagio Trapani, segretario generale Fim di Napoli – è importante fare fronte comune per proiettare il sito del GB VICO verso il futuro». «Serve fare chiarezza – aggiunge Trapani – sulla visione che, Governo da una parte e Stellantis dall’altra, hanno sul futuro del settore in Italia. Le sfide fatte e vinte nel passato hanno dimostrato quanta professionalità e quanto attaccamento ci sia nel sito di Pomigliano. Non siamo oggi in una situazione catastrofica, il sito è in piena saturazione organica e organizzativa, ma ci potremmo ritrovare in questa condizione se non ci muoviamo adesso, il 2026 è dietro l’angolo. Crediamo che tutte le forze debbano convergere per accompagnare lo sviluppo del settore». Per Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm di Napoli e Campania « il grande problema che abbiamo in Italia è che manca una visione strategica dell’industria italiana partendo dall’Ilva all’automotive e all’elettrodomestico e navale. Pomigliano ha dimostrato negli anni di essere uno stabilimento produttivo su tutti gli aspetti e ci aspettiamo che ci siano risposte da parte di Stellantis con in piano industriale che continui a mantenere i livelli occupazionali e produttivi raggiunti al G.B.Vico». Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom di Napoli si augura «che il Consiglio comunale rimarchi che è tornata in voga l’idea dell’Italia a due velocità e un Sud palla al piede del Paese». «Credo – aggiunge Cristiani – che dopo la seduta del 23, l’Amministrazione Comunale debba scrivere a Tavares invitandolo a Pomigliano e ad esplicitare quali sono le negatività dello stabilimento. Bisogna chiedere conto dele dichiarazioni che mettono in discussione un territorio». Per Giuseppe Raso, segretario metropolitano di Napoli della Fismic infine, dato che «su questo territorio esiste una lunga tradizione automotive, è proprio da Pomigliano che deve parte la sfida a Stellantis».