Comiziano, 9 novembre 2024 – La recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania ha visto l’accoglimento del ricorso di Iliad Italia S.p.A., contro il Comune di Comiziano, per l’installazione di una stazione radio base per la telefonia mobile. Nonostante il TAR abbia annullato il diniego comunale, il sindaco di Comiziano, Ing. Severino Nappi, ha fatto appello e ottenuto una sospensione temporanea dei lavori, interrompendo l’installazione della nuova antenna alta circa 25 metri.
La vicenda e il ricorso di Iliad
Il caso ha avuto inizio quando Iliad, operatore di telecomunicazioni, ha richiesto l’autorizzazione a installare una stazione radio su un terreno sito in via Caracciolo, al confine tra Comiziano e Casamarciano. La richiesta era stata respinta dal Comune, all’epoca dal Commissario prefettizio, che aveva motivato il rifiuto con presunte incoerenze rispetto al regolamento comunale sulla localizzazione degli impianti, sostenendo che il sito scelto non rispettasse il piano di localizzazione approvato e che mancasse una precisa indicazione nel programma di sviluppo di Iliad.
Iliad ha impugnato il provvedimento comunale davanti al TAR della Campania, che ha accolto il ricorso ritenendo la normativa locale inadeguata a vincolare rigidamente la localizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione, definite a livello nazionale come opere di urbanizzazione primaria. La sentenza ha quindi annullato il rifiuto del Comune e condannato quest’ultimo al pagamento delle spese legali.
Appello e sospensione dei lavori
Subito dopo il verdetto favorevole a Iliad, la società ha avviato i lavori per la costruzione dell’antenna, preparando la base per l’installazione dell’impianto. Tuttavia, il Comune di Comiziano, guidato dal sindaco Nappi, ha deciso di fare appello alla sentenza, riuscendo a ottenere una sospensione temporanea dei lavori in attesa di una nuova decisione.
Le preoccupazioni dei residenti di Casamarciano e la nascita di un comitato di protesta
Nonostante l’antenna sia prevista su suolo comunale di Comiziano, l’installazione preoccupa soprattutto gli abitanti di Casamarciano, le cui abitazioni si trovano a breve distanza dal sito scelto, proprio lungo il confine di via Caracciolo. I residenti temono l’impatto dell’impianto sulle loro case, manifestando preoccupazioni per la vicinanza dell’antenna, per i possibili effetti delle emissioni elettromagnetiche e per il valore delle loro proprietà.
In risposta a queste preoccupazioni, i cittadini di Casamarciano hanno iniziato a organizzarsi, formando un comitato di protesta per richiedere maggiore trasparenza e tutela delle loro esigenze e del loro benessere. Il comitato ha già programmato incontri informativi con esperti ambientali e giuristi, intende interloquire con le istituzioni locali e mira a fare pressione sull’amministrazione comunale per individuare soluzioni alternative che rispettino il diritto alla salute e alla sicurezza dei cittadini.
In attesa del giudizio definitivo del Consiglio di Stato, la vicenda resta aperta e potrebbe influenzare il futuro della regolamentazione comunale sulla localizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione. I cittadini di Casamarciano, uniti dal comitato, si preparano a difendere i propri diritti, sottolineando l’importanza di un’installazione che non ignori le loro legittime preoccupazioni.
Questa situazione sottolinea la necessità di trovare un equilibrio tra sviluppo delle reti di telecomunicazione e tutela delle comunità locali, una questione cruciale che potrebbe avere ripercussioni anche in altri comuni italiani.