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Un potente terremoto di magnitudo 7.6 ha scosso il Mar dei Caraibi nella serata di sabato 8 febbraio (ora locale), suscitando paura e apprensione in diverse nazioni dell’area. L’epicentro del sisma è stato localizzato a 200 km a sud-ovest di George Town, capitale delle Isole Cayman, a una profondità di 33 km, secondo quanto riportato dall’Istituto Geologico degli Stati Uniti (USGS).
La prima scossa, registrata alle 18:23 ora locale (00:23 in Italia), è stata seguita poco dopo da una seconda di magnitudo 4.3, a una profondità di 10 km, non lontano dal primo epicentro. L’evento sismico ha immediatamente attivato un’allerta tsunami emessa dal Pacific Tsunami Warning Center.
Le autorità hanno avvisato le popolazioni di diverse nazioni dei Caraibi, tra cui Cuba, Giamaica, Honduras, Messico, Haiti, Bahamas, Belize, Costa Rica, Panama, Nicaragua e Guatemala, oltre naturalmente alle Isole Cayman. I cittadini delle zone costiere, in particolare quelli residenti vicino alle spiagge, sono stati invitati a evacuare e spostarsi verso aree più interne e sicure.
Dopo alcune ore di preoccupazione, l’allerta tsunami è stata ritirata intorno alle 3:15 della notte italiana (le 21:15 ora locale). Nonostante questo, le autorità continuano a monitorare attentamente la situazione nelle acque del Mar dei Caraibi, tenendo alta l’attenzione su eventuali sviluppi.
Al momento, non sono stati segnalati danni significativi a persone o cose. Le misure preventive attivate dai governi, come l’evacuazione delle aree costiere, hanno contribuito a limitare i rischi per la popolazione. Tuttavia, le autorità dei vari paesi interessati restano vigili per garantire la sicurezza delle comunità locali.
Il governo delle Isole Cayman è stato tra i primi a diramare avvisi alla popolazione, esortando i residenti a spostarsi immediatamente dalle aree costiere verso l’entroterra. Simili comunicazioni sono state diffuse anche dal governo dell’Honduras e da altri stati della regione.
Questo evento sismico ha messo in luce la vulnerabilità della regione caraibica, che si trova lungo una delle principali placche tettoniche del pianeta. La comunità internazionale resta in allerta per prevenire eventuali emergenze future.
Il terremoto ha portato ore di tensione nei Caraibi, ma grazie a una rapida risposta delle autorità locali e internazionali, la situazione sembra sotto controllo. Tuttavia, rimane fondamentale mantenere alta l’attenzione su una regione che periodicamente si trova esposta a eventi naturali di grande intensità.