La notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo segna il ritorno dell’ora legale: un evento atteso che si traduce in un’ora in meno di sonno ma in cambio offre un’ora in più di luce alla sera per i prossimi sei mesi. Si tratta di un adattamento che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo, richiedendo di spostare gli orologi in avanti di un’ora.
Per adeguarsi a questa transizione, sarà necessario regolare gli orologi meccanici e la maggior parte di quelli digitali, anticipandoli di un’ora. Tuttavia, per la maggior parte degli smartphone e degli smartwatch, questa operazione verrà gestita automaticamente.
Concretamente, il passaggio all’ora legale avverrà alle 2 di notte, quando l’orologio dovrà essere spostato direttamente alle 3, saltando un’ora. Questo significa che se non si cambia l’ora già da sabato sera, quando ci si sveglia la domenica mattina, saranno già le 9 anziché le 8.
L’ora legale, che inizia ogni anno nell’ultimo weekend di marzo e termina nell’ultimo weekend di ottobre (quest’anno il 27 ottobre), è conosciuta in molti paesi come orario estivo. Questo perché viene adottata durante il periodo dell’anno in cui ci sono più ore di luce naturale.
Il passaggio all’ora legale sostituisce l’ora solare, spostando gli orologi in avanti di un’ora. Questo permette di sfruttare al massimo la luce del sole nelle ore serali, contribuendo così a un risparmio sui consumi di energia elettrica.
In conclusione, mentre ci prepariamo a dormire un’ora in meno, possiamo consolarci con il pensiero dei giorni più lunghi e delle serate estive che ci aspettano con l’arrivo dell’ora legale.